Eredità: come evitare conflitti
Coinvolgete gli eredi quando arriva il momento di pianificare l’eredità: così eviterete invidie ed equivoci e creerete un’intesa comune.
Non solo nei film, ma spesso anche nella vita reale capita che insorgano liti tra i figli che hanno da poco ricevuto in eredità il patrimonio dei genitori. A chi vanno i gioielli? E a chi la casa di vacanza? A differenza di un film, che descrive eventi immaginari, simili questioni possono diventare un problema molto concreto, se non ci si occupa dell’argomento per tempo. Sono tre i punti salienti a cui bisogna prestare particolare attenzione.
- Cosa significa equità nella ripartizione dell’eredità?
- Quando ha senso coinvolgere una persona terza?
- Perché è utile un testamento?
Nei seguenti paragrafi forniamo una risposta a queste domande.
«Equità nella ripartizione» ha un significato diverso per ciascuno
«Equità nella ripartizione» ha un significato diverso per ciascuno
Al raggiungimento di un’età avanzata si inizia a riflettere più seriamente sul destino del proprio patrimonio dopo il termine della propria vita. All’inizio di questo processo vi è, per molte persone, il desiderio di lasciare una situazione il più possibile semplice e chiara agli eredi, che riservi a tutti un trattamento giusto.
Tuttavia realizzare queste intenzioni risulta spesso più complesso di quanto si potesse immaginare, poiché frequentemente una distribuzione equa non ha lo stesso significato per genitori e figli.
La sfida principale nella pianificazione della successione consiste nel riuscire a creare una consapevolezza condivisa dei desideri di tutte le parti coinvolte. Se la generazione più anziana può magari avere come obiettivo una distribuzione equa dell’eredità da un punto di vista materiale, per i più giovani gli aspetti sentimentali potrebbero rivestire un ruolo preminente, ad esempio nel caso della casa di vacanza, legata a numerosi ricordi felici. Le famiglie che discutono apertamente del tema e delle esigenze individuali possono prevenire meglio le divergenze nella regolamentazione della successione, facendo ricorso a soluzioni condivise da tutte le parti.
Dei colloqui chiarificatori moderati da una figura terza possono essere d’aiuto
Dei colloqui chiarificatori moderati da una figura terza possono essere d’aiuto
Se, tuttavia, si creano contrasti e disaccordi, oppure se la ripartizione è particolarmente complessa, può essere utile che tutta la famiglia ne discuta con una persona terza, non coinvolta direttamente. In questo modo diventa possibile arrivare insieme ai più giovani a una comprensione comune dei desideri e delle esigenze di tutti, da esaminare in maniera oggettiva.
È bene prestare particolare attenzione a una distribuzione equa dei diversi valori patrimoniali. Se, ad esempio, bisogna dividere un’abitazione unifamiliare e una casa di vacanza fra tre eredi, le difficoltà non si limitano a eventuali disaccordi o risentimenti, ma riguardano anche l’effettiva implementazione a livello finanziario. Al riguardo potete leggere anche il nostro articolo Come ripartire equamente gli immobili. Lo stesso vale per altri valori patrimoniali, come gioielli o opere d’arte.
Non dimenticate poi il patrimonio di cui avrete bisogno fino al termine della vostra vita. Le vostre entrate da pensione e rendite saranno sufficienti? Di quali somme avrete bisogno negli anni a venire? Coinvolgete anche un consulente esterno, esperto di questioni finanziarie. La pianificazione finanziaria può infatti aiutarvi a rispondere a queste domande e costituisce una base valida per il dialogo con il resto della famiglia. Al riguardo potete leggere anche il nostro articolo Pianificazione patrimoniale: avete un piano?.
Evitate problemi con un testamento o un contratto successorio chiaro e in forma scritta
Evitate problemi con un testamento o un contratto successorio chiaro e in forma scritta
È possibile stabilire la suddivisione dei valori patrimoniali tra gli eredi con un testamento o un contratto successorio. La differenza sostanziale tra i due documenti consiste nel fatto che il contratto successorio vincola reciprocamente il testatore e le altre parti contrattuali. Un testamento, invece, rappresenta una dichiarazione di volontà unilaterale, formale e revocabile da parte del testatore relativamente al suo patrimonio.
Un contratto successorio si presta al caso di coppie che vogliono designare il coniuge come erede unico e i cui figli sono disposti a rinunciare alla loro porzione legittima al decesso di uno dei due genitori. Un altro caso comune è la regolamentazione della successione aziendale.
Nel caso di un contratto successorio è necessario tenere presente che
- serve l’intervento di un pubblico ufficiale, come un notaio, che certifichi l’atto;
- tutte le parti coinvolte devono essere maggiorenni;
- eventuali modifiche successive o la revoca del contratto sono possibili solo con il consenso di tutte le parti.
Ulteriori informazioni sul contratto successorio sono disponibili nel nostro articolo Contatto successorio: quando è utile?.
Con un testamento si può decidere liberamente come verrà trasmesso il patrimonio ai beneficiari, nel rispetto delle porzioni legittime che spettano per legge agli eredi. In questo modo si può ad esempio mettere su carta che l’apprezzamento di terreno donato non è conteggiato al suo valore reale ma a uno inferiore, oppure che è necessario considerare anche le spese sostenute in passato per l’istruzione dei figli.
Inoltre è possibile includere anche persone esterne al nucleo familiare, senza però che questo leda le porzioni legittime dei suoi membri. Se non avete eredi aventi diritto a porzioni legittime, potete lasciare il vostro intero patrimonio a una persona o a un’istituzione.
Mentre si redige un testamento è necessario considerare alcuni punti. Il testamento deve
- essere scritto a mano;
- essere datato con giorno, mese e anno;
- essere firmato di proprio pugno con nome e cognome.
Con un testamento è possibile regolare anche eventuali anticipi ereditari, di cui potete persino specificare il valore.
Ulteriori informazioni sul testamento sono disponibili nel nostro articolo Pianificate la successione per tempo.
Verifica dell’equità: in quali casi è necessario intervenire in maniera specifica per garantire una ripartizione equa del patrimonio?
- Se la situazione familiare cambia a causa di un decesso o di un divorzio
- Se si è in presenza di una situazione familiare complessa, ad esempio famiglie allargate, concubinato o unioni domestiche registrate (dello stesso sesso)
- Se ci sono stati o si prevedono anticipi ereditari o calcoli del loro valore
- In caso di situazioni patrimoniali sostanzialmente non chiare o suddivise tra più persone
- Se le parti che ereditano vengono a conoscenza dell’esistenza di determinati valori patrimoniali
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