Zurigo/Basilea, 4 dicembre 2014 – Dopo che per quattro mesi la situazione economica delle piccole e medie imprese (PMI) del settore industriale aveva manifestato un andamento al di sotto della media pluriennale, tra settembre e ottobre il barometro delle PMI è salito leggermente da -0,37 a 0,00 punti e alla fine del periodo in esame risulta attestato proprio a livello della media pluriennale. Per le grandi imprese, la situazione appare leggermente migliore. Il barometro, da giugno a settembre in territorio negativo, a ottobre ha infatti registrato un incremento di 0,71 punti che lo hanno portato a 0,33 punti, raggiungendo quindi la media pluriennale.
Al miglioramento del barometro delle PMI hanno contribuito soprattutto gli indicatori del flusso di ordinativi, del portafoglio ordini e della produzione. Tuttavia, la componente delle «aspettative» ha ostacolato un aumento maggiore. Sia per la produzione che per l'afflusso degli ordinativi, da qui a gennaio le PMI prevedono un livello più basso. Anche nelle grandi imprese, il flusso di ordinativi, il portafoglio ordini e la produzione hanno costituito dei fattori di miglioramento. A ottobre, per entrambi i gruppi di imprese, la debolezza della domanda dall'estero è rimasta invece invariata.
Buona la situazione economica nel settore edile
Nel quarto trimestre, la situazione economica delle imprese edili si è dimostrata solida, sebbene negli ultimi mesi la dinamica soprattutto per le PMI si sia leggermente indebolita. L’edilizia continua a trarre vantaggio dai tassi d’interesse bassi e dal flusso migratorio. A questo positivo andamento hanno contribuito anche gli utili aziendali, migliorati per le grandi imprese e stabilizzatisi nelle PMI. È proseguito l’aumento degli ordinativi alle grandi imprese, seppure anche in questo caso si sia osservato un certo rallentamento della dinamica. Per quanto riguarda le PMI, questo indicatore è ulteriormente peggiorato, ma ormai si ritiene che il minimo sia stato raggiunto.
Nel settore dei servizi, sia le PMI che le grandi imprese giudicano positivamente l’andamento degli affari nel quarto trimestre. Tuttavia, si è riscontrata una dinamica piuttosto eterogenea, con un leggero aumento per le grandi imprese e un lieve calo per le PMI, come dimostrano anche i profitti. Pertanto, la situazione reddituale delle PMI è rimasta invariata rispetto al trimestre precedente, mentre quella delle grandi imprese è migliorata, a conferma di un trend positivo in atto già da due anni.
Grandi imprese sotto pressione nel commercio al dettaglio
Per la prima volta dall’agosto 2013, le grandi imprese sono tornate a esprimere una valutazione negativa sul fatturato del commercio al dettaglio, probabilmente legata alla situazione reddituale del quarto trimestre. Al contrario, a ottobre si è osservata una certa ripresa per le PMI che, per la prima volta da quattro mesi, è stata considerata soddisfacente, malgrado il miglioramento non significativo della situazione reddituale.
Nel complesso, le differenze tra grandi imprese e PMI a livello dei diversi indicatori si sono ridotte sia nell'industria sia nelle società di servizi. Fa eccezione il settore dell'edilizia, dove la situazione economica delle grandi imprese risulta tuttora migliore rispetto a quella delle PMI.
Barometro PMI di UBS
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