Zurigo, 06 maggio 2020 – L'aumento dell'indice nel trimestre scorso è riconducibile a tre sviluppi. Primo, i prezzi nel primo trimestre sono aumentati dell'1,0 percento registrando il maggiore aumento dal 2014. Secondo, tale accelerazione degli aumenti dei prezzi sul mercato delle abitazioni di proprietà è andata di pari passo con un rallentamento dell'incremento del reddito delle famiglie e i prezzi al consumo hanno registrato una stagnazione. Il calo dei redditi in atto da marzo a causa della crisi coronavirus non è ancora incluso in questi calcoli. Terzo, le richieste di investimenti buy-to-let sono aumentate a un livello leggermente superiore rispetto ai trimestri precedenti. Sono invece rimasti ancora stabili l'attività edilizia e la concessione di crediti ipotecari. Anche il rapporto prezzo/pigioni non ha registrato variazioni sostanziali. 

Brusca interruzione della fase di accelerazione

L'impatto della crisi coronavirus sul mercato immobiliare svizzero saranno presumibilmente visibili a partire dal trimestre in corso. «Ci aspettiamo un calo delle transazioni. Poiché sia i venditori che gli acquirenti agiscono con maggiore cautela, la determinazione dei prezzi è più difficile e quindi non è chiaro quale sarà l'influenza sull'andamento dei prezzi», afferma Claudio Saputelli, Responsabile Swiss & Global Real Estate presso UBS Chief Investment Office (CIO). «Proprio nelle regioni e nei segmenti meno liquidi, il caso e le caratteristiche specifiche dell'oggetto potrebbero avere una maggiore influenza sul prezzo della transazione rispetto allo scorso anno».

Inoltre, visto l'aumento della disoccupazione e dell'incertezza sugli sviluppi economici diminuisce la domanda aggregata di abitazioni di proprietà. In tal modo giunge alla fine l'accelerazione dell'andamento dei prezzi dettata dalla riduzione degli interessi ipotecari dalla metà del 2019. 

Sorgono dubbi sulla sostenibilità del livello dei prezzi 

Nella media di mercato, tuttavia, non si prevede alcuna correzione significativa dei prezzi. Le condizioni di finanziamento sono troppo interessanti e in molte regioni è ancora troppo allettante il vantaggio in termini di costi dell'abitazione di proprietà rispetto a un appartamento in locazione. Singoli eccessi tuttavia potrebbero vedere una correzione. Dipende da una ripresa della congiuntura nel secondo semestre, per capire se le valutazioni in parte elevate si dimostreranno sostenibili nel mercato generale,. «Se invece, contrariamente alle nostre aspettative, nel corso dell'anno i redditi delle famiglie crolleranno, proprio nelle regioni a rischio caratterizzate da prezzi alti ci saranno importanti correzioni dei prezzi», afferma Matthias Holzhey, Responsabile Swiss Real Estate presso UBS CIO.

 

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