La Svizzera è appassionata di calcio

UBS è partner principale dell'Associazione Svizzera di Football

Una partnership di lunga data

UBS è partner principale dell'Associazione Svizzera di Football (ASF) e si basa sulla partnership di lunga durata iniziata con Credit Suisse nel 1993. La Banca è partner principale dell’ASF di tutte le squadre nazionali junior e senior di calcio maschile e femminile, della squadra nazionale di beach soccer, della squadra nazionale di eFootball e della promozione dei giovani talenti in Svizzera. 

  • 0

    anni

  • 0

    finali di Campionati mondiali di calcio (Nazionali A)

  • 0

    finali di Campionati europei di calcio (Nazionali A)

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    tornei annuali di calcio per bambini

Creare le basi per il successo futuro attraverso la promozione dei giovani talenti e creare le migliori condizioni possibili per un successo a lungo termine continuano ad essere gli obiettivi chiave come è stato sin dall’inizio della partnership nel 1993. A dimostrarlo è il fatto che la metà dell'impegno finanziario sia destinato alla promozione dei giovani talenti.

Anche il calcio giovanile rimane una parte importante della partnership, che continua a includere il campionato ufficiale di calcio scolastico. In linea con l’impegno di UBS a sostenere equamente gli atleti di tutti i sessi, le squadre femminili e maschili continueranno a ricevere gli stessi premi.

Siamo pronti per l’estate calcistica

Il grande torneo per la nazionale svizzera inizia il 15 giugno con una partita contro l’Ungheria. Con l'occasione, lanciamo la campagna nazionale dal titolo "Una squadra è sempre fatta da tutti.".

Il sostegno dell'Associazione Svizzera di Football è un pilastro importante del nostro impegno generale in Svizzera, con lo slogan: "Una squadra come la Svizzera, una banca come la Svizzera".

Sissi, il nostro Muracolo

Italia vs. Svizzera

Quale sarà il risultato della Nazionale?

Sissi può prevedere se la squadra nazionale vincerà una partita - cosa dice Sissi?

Svizzera vs Germania

Quale sarà il risultato della Nazionale?

Predizione: Pareggio 

Giusto! Sissi ha indovinato. Ripassate da qui per controllare la prossima previsione.

Scozia vs. Svizzera

Quale sarà il risultato della Nazionale?

Predizione: Vince la Svizzera

Non ci era andata poi così lontana... Sissi è stata probabilmente troppo ottimista. La prossima volta ci azzecca sicuro! Ripassate da qui per controllare la prossima previsione.

Svizzera vs Ungheria

Quale sarà il risultato della Nazionale?

Predizione: Vince la Svizzera

Giusto! Sissi ha indovinato. Ripassate da qui per controllare la prossima previsione.

Il Muracolo

Come se la caverà la Nazionale di calcio?

Sissi non è una mucca come le altre: Sissi è un’appassionata di calcio e ha un dono speciale, cioè è capace di prevedere se la Nazionale svizzera vincerà un incontro. Per questo, prima di ogni partita del torneo, le chiediamo di svelarci quale sarà il risultato della Nazionale. Che cosa ci dirà Sissi?

Identikit del nostro Muracolo:
Nome: Sissi
Età: 5 anni
Luogo di residenza: Schoenenberg (ZH)
Razza: Bruna alpina vecchio ceppo

Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 finali di Campionati europei

    di calcio

Sia negli sport individuali che in quelli di squadra, c’è sempre un intero team di persone dietro chi si aggiudica un trofeo o ottiene una medaglia. La loro forza sta nella silenziosa operosità con cui provvedono alle vettovaglie, rispettano i tempi, calcolano, mantengono l’ordine o coordinano i biglietti. Svolgono il loro lavoro con orgoglio e con la stessa professionalità degli atleti che appaiono davanti alle telecamere.

E poi ci sono i fan: intere nazioni, club, genitori e figli, che da bordo campo incitano, tifano, sperano, incrociano le dita e palpitano. Persone che, con la loro passione, contribuiscono a rendere lo sport un’esperienza unica ed emozionante, perché: Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 ricette digitali

    e circa 200 libri di cucina

Il suo lavoro inizia già settimane prima del torneo. Come capo cuoco della Nazionale, ha il compito di preparare i menù, prendere contatto con i fornitori locali di alimenti e bevande e coordinarsi con lo chef dell’hotel della squadra. Una delle sue mansioni principali è garantire la qualità dei prodotti alimentari e testare il maggior numero possibile di ingredienti. Questo affinché ogni menu sia studiato ad hoc per consentire agli atleti di fare il pieno di energia e recuperare. Per esempio, in un ritiro di 10 giorni, si consumano ogni giorno 70 kg di pasta, 20 kg di gnocchi o 20 kg di verdura e 10 kg di frutta tagliata a pezzi.

I giocatori lo chiamano affettuosamente “nonno”, “chef” o “grande”, perché senza il suo impegno, la sua attenzione ai sapori e la sua passione non potrebbero fornire prestazioni ai massimi livelli! Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 kg di biancheria all’anno

    lavata sempre a 40°

Le sue doti organizzative sono alla base del suo lavoro. Come responsabile del materiale, raccoglie il necessario e deve essere pronto a tutto, per cui ha un piano A, B e persino C. Per una partita in trasferta servono circa 2,5–3 tonnellate di materiale. Prima della partita prepara il guardaroba: l’intero equipaggiamento viene sistemato con cura, postazione per postazione, tenendo conto delle preferenze dei singoli giocatori. Si inizia dal portiere per poi proseguire con il resto della formazione. Quando i giocatori sono ben equipaggiati e pronti per la partita, mette la fascia al capitano e, all’entrata in campo, gli consegna il gagliardetto come da tradizione. Il suo lavoro lo riempie di orgoglio: a renderlo speciale sono momenti indimenticabili come la vittoria contro la Francia agli ottavi di finale del Campionato europeo e le belle emozioni che l’hanno coronata. Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 tolleranza di secondi

    sull’orario di arrivo allo stadio

Gli è richiesta la massima puntualità e deve essere in grado di gestire lo stress, perché come conducente di autobus non sa mai cosa gli riserva il traffico locale. La finestra temporale per l’arrivo allo stadio è di appena +/- 2,5 minuti ed è fondamentale che i suoi passeggeri possano riposarsi e rilassarsi durante il viaggio. Per questo motivo, il tragitto viene sempre testato preventivamente in auto, misurando il tempo con il cronometro. Inoltre, si studia un percorso alternativo e per ogni eventualità si prendono accordi con la polizia locale, all’insegna del motto “la preparazione è tutto”. A bordo dell’autobus di una squadra di calcio, oltre a bevande a volontà, al giorno d’oggi sono indispensabili le prese elettriche. Anche in situazioni difficili, l’importante è mantenere la calma e trasmetterla agli altri. Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 trombe

    e 15 cappelli per il suo costume

Anche se è mischiato tra migliaia di tifosi, la sua presenza si fa notare. Perché utilizza abilmente la sua tromba per riscaldare l’atmosfera sugli spalti e incitare la Nazionale svizzera. Ma lo si trova anche nei settori più tranquilli dello stadio, dove può suonare la tromba “in sicurezza”, senza ressa. L’importante è che il suono giunga al momento giusto, con tempismo perfetto, perché il tifo si scatena solo quando la Svizzera è in attacco. Di tanto in tanto anche la tromba deve tacere, altrimenti può far venire il mal di testa.

In passato, su richiesta speciale dell’allora allenatore della Nazionale, è accaduto che la tromba suonasse già durante il riscaldamento. Perché anche per il riscaldamento vale la regola: Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 finali di Campionati europei

    di calcio

Sia negli sport individuali che in quelli di squadra, c’è sempre un intero team di persone dietro chi si aggiudica un trofeo o ottiene una medaglia. La loro forza sta nella silenziosa operosità con cui provvedono alle vettovaglie, rispettano i tempi, calcolano, mantengono l’ordine o coordinano i biglietti. Svolgono il loro lavoro con orgoglio e con la stessa professionalità degli atleti che appaiono davanti alle telecamere.

E poi ci sono i fan: intere nazioni, club, genitori e figli, che da bordo campo incitano, tifano, sperano, incrociano le dita e palpitano. Persone che, con la loro passione, contribuiscono a rendere lo sport un’esperienza unica ed emozionante, perché: Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 ricette digitali

    e circa 200 libri di cucina

Il suo lavoro inizia già settimane prima del torneo. Come capo cuoco della Nazionale, ha il compito di preparare i menù, prendere contatto con i fornitori locali di alimenti e bevande e coordinarsi con lo chef dell’hotel della squadra. Una delle sue mansioni principali è garantire la qualità dei prodotti alimentari e testare il maggior numero possibile di ingredienti. Questo affinché ogni menu sia studiato ad hoc per consentire agli atleti di fare il pieno di energia e recuperare. Per esempio, in un ritiro di 10 giorni, si consumano ogni giorno 70 kg di pasta, 20 kg di gnocchi o 20 kg di verdura e 10 kg di frutta tagliata a pezzi.

I giocatori lo chiamano affettuosamente “nonno”, “chef” o “grande”, perché senza il suo impegno, la sua attenzione ai sapori e la sua passione non potrebbero fornire prestazioni ai massimi livelli! Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 kg di biancheria all’anno

    lavata sempre a 40°

Le sue doti organizzative sono alla base del suo lavoro. Come responsabile del materiale, raccoglie il necessario e deve essere pronto a tutto, per cui ha un piano A, B e persino C. Per una partita in trasferta servono circa 2,5–3 tonnellate di materiale. Prima della partita prepara il guardaroba: l’intero equipaggiamento viene sistemato con cura, postazione per postazione, tenendo conto delle preferenze dei singoli giocatori. Si inizia dal portiere per poi proseguire con il resto della formazione. Quando i giocatori sono ben equipaggiati e pronti per la partita, mette la fascia al capitano e, all’entrata in campo, gli consegna il gagliardetto come da tradizione. Il suo lavoro lo riempie di orgoglio: a renderlo speciale sono momenti indimenticabili come la vittoria contro la Francia agli ottavi di finale del Campionato europeo e le belle emozioni che l’hanno coronata. Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 tolleranza di secondi

    sull’orario di arrivo allo stadio

Gli è richiesta la massima puntualità e deve essere in grado di gestire lo stress, perché come conducente di autobus non sa mai cosa gli riserva il traffico locale. La finestra temporale per l’arrivo allo stadio è di appena +/- 2,5 minuti ed è fondamentale che i suoi passeggeri possano riposarsi e rilassarsi durante il viaggio. Per questo motivo, il tragitto viene sempre testato preventivamente in auto, misurando il tempo con il cronometro. Inoltre, si studia un percorso alternativo e per ogni eventualità si prendono accordi con la polizia locale, all’insegna del motto “la preparazione è tutto”. A bordo dell’autobus di una squadra di calcio, oltre a bevande a volontà, al giorno d’oggi sono indispensabili le prese elettriche. Anche in situazioni difficili, l’importante è mantenere la calma e trasmetterla agli altri. Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 trombe

    e 15 cappelli per il suo costume

Anche se è mischiato tra migliaia di tifosi, la sua presenza si fa notare. Perché utilizza abilmente la sua tromba per riscaldare l’atmosfera sugli spalti e incitare la Nazionale svizzera. Ma lo si trova anche nei settori più tranquilli dello stadio, dove può suonare la tromba “in sicurezza”, senza ressa. L’importante è che il suono giunga al momento giusto, con tempismo perfetto, perché il tifo si scatena solo quando la Svizzera è in attacco. Di tanto in tanto anche la tromba deve tacere, altrimenti può far venire il mal di testa.

In passato, su richiesta speciale dell’allora allenatore della Nazionale, è accaduto che la tromba suonasse già durante il riscaldamento. Perché anche per il riscaldamento vale la regola: Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 finali di Campionati europei

    di calcio

Sia negli sport individuali che in quelli di squadra, c’è sempre un intero team di persone dietro chi si aggiudica un trofeo o ottiene una medaglia. La loro forza sta nella silenziosa operosità con cui provvedono alle vettovaglie, rispettano i tempi, calcolano, mantengono l’ordine o coordinano i biglietti. Svolgono il loro lavoro con orgoglio e con la stessa professionalità degli atleti che appaiono davanti alle telecamere.

E poi ci sono i fan: intere nazioni, club, genitori e figli, che da bordo campo incitano, tifano, sperano, incrociano le dita e palpitano. Persone che, con la loro passione, contribuiscono a rendere lo sport un’esperienza unica ed emozionante, perché: Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 ricette digitali

    e circa 200 libri di cucina

Il suo lavoro inizia già settimane prima del torneo. Come capo cuoco della Nazionale, ha il compito di preparare i menù, prendere contatto con i fornitori locali di alimenti e bevande e coordinarsi con lo chef dell’hotel della squadra. Una delle sue mansioni principali è garantire la qualità dei prodotti alimentari e testare il maggior numero possibile di ingredienti. Questo affinché ogni menu sia studiato ad hoc per consentire agli atleti di fare il pieno di energia e recuperare. Per esempio, in un ritiro di 10 giorni, si consumano ogni giorno 70 kg di pasta, 20 kg di gnocchi o 20 kg di verdura e 10 kg di frutta tagliata a pezzi.

I giocatori lo chiamano affettuosamente “nonno”, “chef” o “grande”, perché senza il suo impegno, la sua attenzione ai sapori e la sua passione non potrebbero fornire prestazioni ai massimi livelli! Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 kg di biancheria all’anno

    lavata sempre a 40°

Le sue doti organizzative sono alla base del suo lavoro. Come responsabile del materiale, raccoglie il necessario e deve essere pronto a tutto, per cui ha un piano A, B e persino C. Per una partita in trasferta servono circa 2,5–3 tonnellate di materiale. Prima della partita prepara il guardaroba: l’intero equipaggiamento viene sistemato con cura, postazione per postazione, tenendo conto delle preferenze dei singoli giocatori. Si inizia dal portiere per poi proseguire con il resto della formazione. Quando i giocatori sono ben equipaggiati e pronti per la partita, mette la fascia al capitano e, all’entrata in campo, gli consegna il gagliardetto come da tradizione. Il suo lavoro lo riempie di orgoglio: a renderlo speciale sono momenti indimenticabili come la vittoria contro la Francia agli ottavi di finale del Campionato europeo e le belle emozioni che l’hanno coronata. Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 tolleranza di secondi

    sull’orario di arrivo allo stadio

Gli è richiesta la massima puntualità e deve essere in grado di gestire lo stress, perché come conducente di autobus non sa mai cosa gli riserva il traffico locale. La finestra temporale per l’arrivo allo stadio è di appena +/- 2,5 minuti ed è fondamentale che i suoi passeggeri possano riposarsi e rilassarsi durante il viaggio. Per questo motivo, il tragitto viene sempre testato preventivamente in auto, misurando il tempo con il cronometro. Inoltre, si studia un percorso alternativo e per ogni eventualità si prendono accordi con la polizia locale, all’insegna del motto “la preparazione è tutto”. A bordo dell’autobus di una squadra di calcio, oltre a bevande a volontà, al giorno d’oggi sono indispensabili le prese elettriche. Anche in situazioni difficili, l’importante è mantenere la calma e trasmetterla agli altri. Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 trombe

    e 15 cappelli per il suo costume

Anche se è mischiato tra migliaia di tifosi, la sua presenza si fa notare. Perché utilizza abilmente la sua tromba per riscaldare l’atmosfera sugli spalti e incitare la Nazionale svizzera. Ma lo si trova anche nei settori più tranquilli dello stadio, dove può suonare la tromba “in sicurezza”, senza ressa. L’importante è che il suono giunga al momento giusto, con tempismo perfetto, perché il tifo si scatena solo quando la Svizzera è in attacco. Di tanto in tanto anche la tromba deve tacere, altrimenti può far venire il mal di testa.

In passato, su richiesta speciale dell’allora allenatore della Nazionale, è accaduto che la tromba suonasse già durante il riscaldamento. Perché anche per il riscaldamento vale la regola: Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 finali di Campionati europei

    di calcio

Sia negli sport individuali che in quelli di squadra, c’è sempre un intero team di persone dietro chi si aggiudica un trofeo o ottiene una medaglia. La loro forza sta nella silenziosa operosità con cui provvedono alle vettovaglie, rispettano i tempi, calcolano, mantengono l’ordine o coordinano i biglietti. Svolgono il loro lavoro con orgoglio e con la stessa professionalità degli atleti che appaiono davanti alle telecamere.

E poi ci sono i fan: intere nazioni, club, genitori e figli, che da bordo campo incitano, tifano, sperano, incrociano le dita e palpitano. Persone che, con la loro passione, contribuiscono a rendere lo sport un’esperienza unica ed emozionante, perché: Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 ricette digitali

    e circa 200 libri di cucina

Il suo lavoro inizia già settimane prima del torneo. Come capo cuoco della Nazionale, ha il compito di preparare i menù, prendere contatto con i fornitori locali di alimenti e bevande e coordinarsi con lo chef dell’hotel della squadra. Una delle sue mansioni principali è garantire la qualità dei prodotti alimentari e testare il maggior numero possibile di ingredienti. Questo affinché ogni menu sia studiato ad hoc per consentire agli atleti di fare il pieno di energia e recuperare. Per esempio, in un ritiro di 10 giorni, si consumano ogni giorno 70 kg di pasta, 20 kg di gnocchi o 20 kg di verdura e 10 kg di frutta tagliata a pezzi.

I giocatori lo chiamano affettuosamente “nonno”, “chef” o “grande”, perché senza il suo impegno, la sua attenzione ai sapori e la sua passione non potrebbero fornire prestazioni ai massimi livelli! Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 kg di biancheria all’anno

    lavata sempre a 40°

Le sue doti organizzative sono alla base del suo lavoro. Come responsabile del materiale, raccoglie il necessario e deve essere pronto a tutto, per cui ha un piano A, B e persino C. Per una partita in trasferta servono circa 2,5–3 tonnellate di materiale. Prima della partita prepara il guardaroba: l’intero equipaggiamento viene sistemato con cura, postazione per postazione, tenendo conto delle preferenze dei singoli giocatori. Si inizia dal portiere per poi proseguire con il resto della formazione. Quando i giocatori sono ben equipaggiati e pronti per la partita, mette la fascia al capitano e, all’entrata in campo, gli consegna il gagliardetto come da tradizione. Il suo lavoro lo riempie di orgoglio: a renderlo speciale sono momenti indimenticabili come la vittoria contro la Francia agli ottavi di finale del Campionato europeo e le belle emozioni che l’hanno coronata. Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 tolleranza di secondi

    sull’orario di arrivo allo stadio

Gli è richiesta la massima puntualità e deve essere in grado di gestire lo stress, perché come conducente di autobus non sa mai cosa gli riserva il traffico locale. La finestra temporale per l’arrivo allo stadio è di appena +/- 2,5 minuti ed è fondamentale che i suoi passeggeri possano riposarsi e rilassarsi durante il viaggio. Per questo motivo, il tragitto viene sempre testato preventivamente in auto, misurando il tempo con il cronometro. Inoltre, si studia un percorso alternativo e per ogni eventualità si prendono accordi con la polizia locale, all’insegna del motto “la preparazione è tutto”. A bordo dell’autobus di una squadra di calcio, oltre a bevande a volontà, al giorno d’oggi sono indispensabili le prese elettriche. Anche in situazioni difficili, l’importante è mantenere la calma e trasmetterla agli altri. Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 trombe

    e 15 cappelli per il suo costume

Anche se è mischiato tra migliaia di tifosi, la sua presenza si fa notare. Perché utilizza abilmente la sua tromba per riscaldare l’atmosfera sugli spalti e incitare la Nazionale svizzera. Ma lo si trova anche nei settori più tranquilli dello stadio, dove può suonare la tromba “in sicurezza”, senza ressa. L’importante è che il suono giunga al momento giusto, con tempismo perfetto, perché il tifo si scatena solo quando la Svizzera è in attacco. Di tanto in tanto anche la tromba deve tacere, altrimenti può far venire il mal di testa.

In passato, su richiesta speciale dell’allora allenatore della Nazionale, è accaduto che la tromba suonasse già durante il riscaldamento. Perché anche per il riscaldamento vale la regola: Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 finali di Campionati europei

    di calcio

Sia negli sport individuali che in quelli di squadra, c’è sempre un intero team di persone dietro chi si aggiudica un trofeo o ottiene una medaglia. La loro forza sta nella silenziosa operosità con cui provvedono alle vettovaglie, rispettano i tempi, calcolano, mantengono l’ordine o coordinano i biglietti. Svolgono il loro lavoro con orgoglio e con la stessa professionalità degli atleti che appaiono davanti alle telecamere.

E poi ci sono i fan: intere nazioni, club, genitori e figli, che da bordo campo incitano, tifano, sperano, incrociano le dita e palpitano. Persone che, con la loro passione, contribuiscono a rendere lo sport un’esperienza unica ed emozionante, perché: Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 ricette digitali

    e circa 200 libri di cucina

Il suo lavoro inizia già settimane prima del torneo. Come capo cuoco della Nazionale, ha il compito di preparare i menù, prendere contatto con i fornitori locali di alimenti e bevande e coordinarsi con lo chef dell’hotel della squadra. Una delle sue mansioni principali è garantire la qualità dei prodotti alimentari e testare il maggior numero possibile di ingredienti. Questo affinché ogni menu sia studiato ad hoc per consentire agli atleti di fare il pieno di energia e recuperare. Per esempio, in un ritiro di 10 giorni, si consumano ogni giorno 70 kg di pasta, 20 kg di gnocchi o 20 kg di verdura e 10 kg di frutta tagliata a pezzi.

I giocatori lo chiamano affettuosamente “nonno”, “chef” o “grande”, perché senza il suo impegno, la sua attenzione ai sapori e la sua passione non potrebbero fornire prestazioni ai massimi livelli! Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 kg di biancheria all’anno

    lavata sempre a 40°

Le sue doti organizzative sono alla base del suo lavoro. Come responsabile del materiale, raccoglie il necessario e deve essere pronto a tutto, per cui ha un piano A, B e persino C. Per una partita in trasferta servono circa 2,5–3 tonnellate di materiale. Prima della partita prepara il guardaroba: l’intero equipaggiamento viene sistemato con cura, postazione per postazione, tenendo conto delle preferenze dei singoli giocatori. Si inizia dal portiere per poi proseguire con il resto della formazione. Quando i giocatori sono ben equipaggiati e pronti per la partita, mette la fascia al capitano e, all’entrata in campo, gli consegna il gagliardetto come da tradizione. Il suo lavoro lo riempie di orgoglio: a renderlo speciale sono momenti indimenticabili come la vittoria contro la Francia agli ottavi di finale del Campionato europeo e le belle emozioni che l’hanno coronata. Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 tolleranza di secondi

    sull’orario di arrivo allo stadio

Gli è richiesta la massima puntualità e deve essere in grado di gestire lo stress, perché come conducente di autobus non sa mai cosa gli riserva il traffico locale. La finestra temporale per l’arrivo allo stadio è di appena +/- 2,5 minuti ed è fondamentale che i suoi passeggeri possano riposarsi e rilassarsi durante il viaggio. Per questo motivo, il tragitto viene sempre testato preventivamente in auto, misurando il tempo con il cronometro. Inoltre, si studia un percorso alternativo e per ogni eventualità si prendono accordi con la polizia locale, all’insegna del motto “la preparazione è tutto”. A bordo dell’autobus di una squadra di calcio, oltre a bevande a volontà, al giorno d’oggi sono indispensabili le prese elettriche. Anche in situazioni difficili, l’importante è mantenere la calma e trasmetterla agli altri. Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 trombe

    e 15 cappelli per il suo costume

Anche se è mischiato tra migliaia di tifosi, la sua presenza si fa notare. Perché utilizza abilmente la sua tromba per riscaldare l’atmosfera sugli spalti e incitare la Nazionale svizzera. Ma lo si trova anche nei settori più tranquilli dello stadio, dove può suonare la tromba “in sicurezza”, senza ressa. L’importante è che il suono giunga al momento giusto, con tempismo perfetto, perché il tifo si scatena solo quando la Svizzera è in attacco. Di tanto in tanto anche la tromba deve tacere, altrimenti può far venire il mal di testa.

In passato, su richiesta speciale dell’allora allenatore della Nazionale, è accaduto che la tromba suonasse già durante il riscaldamento. Perché anche per il riscaldamento vale la regola: Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 finali di Campionati europei

    di calcio

Sia negli sport individuali che in quelli di squadra, c’è sempre un intero team di persone dietro chi si aggiudica un trofeo o ottiene una medaglia. La loro forza sta nella silenziosa operosità con cui provvedono alle vettovaglie, rispettano i tempi, calcolano, mantengono l’ordine o coordinano i biglietti. Svolgono il loro lavoro con orgoglio e con la stessa professionalità degli atleti che appaiono davanti alle telecamere.

E poi ci sono i fan: intere nazioni, club, genitori e figli, che da bordo campo incitano, tifano, sperano, incrociano le dita e palpitano. Persone che, con la loro passione, contribuiscono a rendere lo sport un’esperienza unica ed emozionante, perché: Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 ricette digitali

    e circa 200 libri di cucina

Il suo lavoro inizia già settimane prima del torneo. Come capo cuoco della Nazionale, ha il compito di preparare i menù, prendere contatto con i fornitori locali di alimenti e bevande e coordinarsi con lo chef dell’hotel della squadra. Una delle sue mansioni principali è garantire la qualità dei prodotti alimentari e testare il maggior numero possibile di ingredienti. Questo affinché ogni menu sia studiato ad hoc per consentire agli atleti di fare il pieno di energia e recuperare. Per esempio, in un ritiro di 10 giorni, si consumano ogni giorno 70 kg di pasta, 20 kg di gnocchi o 20 kg di verdura e 10 kg di frutta tagliata a pezzi.

I giocatori lo chiamano affettuosamente “nonno”, “chef” o “grande”, perché senza il suo impegno, la sua attenzione ai sapori e la sua passione non potrebbero fornire prestazioni ai massimi livelli! Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 kg di biancheria all’anno

    lavata sempre a 40°

Le sue doti organizzative sono alla base del suo lavoro. Come responsabile del materiale, raccoglie il necessario e deve essere pronto a tutto, per cui ha un piano A, B e persino C. Per una partita in trasferta servono circa 2,5–3 tonnellate di materiale. Prima della partita prepara il guardaroba: l’intero equipaggiamento viene sistemato con cura, postazione per postazione, tenendo conto delle preferenze dei singoli giocatori. Si inizia dal portiere per poi proseguire con il resto della formazione. Quando i giocatori sono ben equipaggiati e pronti per la partita, mette la fascia al capitano e, all’entrata in campo, gli consegna il gagliardetto come da tradizione. Il suo lavoro lo riempie di orgoglio: a renderlo speciale sono momenti indimenticabili come la vittoria contro la Francia agli ottavi di finale del Campionato europeo e le belle emozioni che l’hanno coronata. Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 tolleranza di secondi

    sull’orario di arrivo allo stadio

Gli è richiesta la massima puntualità e deve essere in grado di gestire lo stress, perché come conducente di autobus non sa mai cosa gli riserva il traffico locale. La finestra temporale per l’arrivo allo stadio è di appena +/- 2,5 minuti ed è fondamentale che i suoi passeggeri possano riposarsi e rilassarsi durante il viaggio. Per questo motivo, il tragitto viene sempre testato preventivamente in auto, misurando il tempo con il cronometro. Inoltre, si studia un percorso alternativo e per ogni eventualità si prendono accordi con la polizia locale, all’insegna del motto “la preparazione è tutto”. A bordo dell’autobus di una squadra di calcio, oltre a bevande a volontà, al giorno d’oggi sono indispensabili le prese elettriche. Anche in situazioni difficili, l’importante è mantenere la calma e trasmetterla agli altri. Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 trombe

    e 15 cappelli per il suo costume

Anche se è mischiato tra migliaia di tifosi, la sua presenza si fa notare. Perché utilizza abilmente la sua tromba per riscaldare l’atmosfera sugli spalti e incitare la Nazionale svizzera. Ma lo si trova anche nei settori più tranquilli dello stadio, dove può suonare la tromba “in sicurezza”, senza ressa. L’importante è che il suono giunga al momento giusto, con tempismo perfetto, perché il tifo si scatena solo quando la Svizzera è in attacco. Di tanto in tanto anche la tromba deve tacere, altrimenti può far venire il mal di testa.

In passato, su richiesta speciale dell’allora allenatore della Nazionale, è accaduto che la tromba suonasse già durante il riscaldamento. Perché anche per il riscaldamento vale la regola: Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 finali di Campionati europei

    di calcio

Sia negli sport individuali che in quelli di squadra, c’è sempre un intero team di persone dietro chi si aggiudica un trofeo o ottiene una medaglia. La loro forza sta nella silenziosa operosità con cui provvedono alle vettovaglie, rispettano i tempi, calcolano, mantengono l’ordine o coordinano i biglietti. Svolgono il loro lavoro con orgoglio e con la stessa professionalità degli atleti che appaiono davanti alle telecamere.

E poi ci sono i fan: intere nazioni, club, genitori e figli, che da bordo campo incitano, tifano, sperano, incrociano le dita e palpitano. Persone che, con la loro passione, contribuiscono a rendere lo sport un’esperienza unica ed emozionante, perché: Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 ricette digitali

    e circa 200 libri di cucina

Il suo lavoro inizia già settimane prima del torneo. Come capo cuoco della Nazionale, ha il compito di preparare i menù, prendere contatto con i fornitori locali di alimenti e bevande e coordinarsi con lo chef dell’hotel della squadra. Una delle sue mansioni principali è garantire la qualità dei prodotti alimentari e testare il maggior numero possibile di ingredienti. Questo affinché ogni menu sia studiato ad hoc per consentire agli atleti di fare il pieno di energia e recuperare. Per esempio, in un ritiro di 10 giorni, si consumano ogni giorno 70 kg di pasta, 20 kg di gnocchi o 20 kg di verdura e 10 kg di frutta tagliata a pezzi.

I giocatori lo chiamano affettuosamente “nonno”, “chef” o “grande”, perché senza il suo impegno, la sua attenzione ai sapori e la sua passione non potrebbero fornire prestazioni ai massimi livelli! Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 kg di biancheria all’anno

    lavata sempre a 40°

Le sue doti organizzative sono alla base del suo lavoro. Come responsabile del materiale, raccoglie il necessario e deve essere pronto a tutto, per cui ha un piano A, B e persino C. Per una partita in trasferta servono circa 2,5–3 tonnellate di materiale. Prima della partita prepara il guardaroba: l’intero equipaggiamento viene sistemato con cura, postazione per postazione, tenendo conto delle preferenze dei singoli giocatori. Si inizia dal portiere per poi proseguire con il resto della formazione. Quando i giocatori sono ben equipaggiati e pronti per la partita, mette la fascia al capitano e, all’entrata in campo, gli consegna il gagliardetto come da tradizione. Il suo lavoro lo riempie di orgoglio: a renderlo speciale sono momenti indimenticabili come la vittoria contro la Francia agli ottavi di finale del Campionato europeo e le belle emozioni che l’hanno coronata. Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 tolleranza di secondi

    sull’orario di arrivo allo stadio

Gli è richiesta la massima puntualità e deve essere in grado di gestire lo stress, perché come conducente di autobus non sa mai cosa gli riserva il traffico locale. La finestra temporale per l’arrivo allo stadio è di appena +/- 2,5 minuti ed è fondamentale che i suoi passeggeri possano riposarsi e rilassarsi durante il viaggio. Per questo motivo, il tragitto viene sempre testato preventivamente in auto, misurando il tempo con il cronometro. Inoltre, si studia un percorso alternativo e per ogni eventualità si prendono accordi con la polizia locale, all’insegna del motto “la preparazione è tutto”. A bordo dell’autobus di una squadra di calcio, oltre a bevande a volontà, al giorno d’oggi sono indispensabili le prese elettriche. Anche in situazioni difficili, l’importante è mantenere la calma e trasmetterla agli altri. Una squadra è sempre fatta da tutti.

  • 0 trombe

    e 15 cappelli per il suo costume

Anche se è mischiato tra migliaia di tifosi, la sua presenza si fa notare. Perché utilizza abilmente la sua tromba per riscaldare l’atmosfera sugli spalti e incitare la Nazionale svizzera. Ma lo si trova anche nei settori più tranquilli dello stadio, dove può suonare la tromba “in sicurezza”, senza ressa. L’importante è che il suono giunga al momento giusto, con tempismo perfetto, perché il tifo si scatena solo quando la Svizzera è in attacco. Di tanto in tanto anche la tromba deve tacere, altrimenti può far venire il mal di testa.

In passato, su richiesta speciale dell’allora allenatore della Nazionale, è accaduto che la tromba suonasse già durante il riscaldamento. Perché anche per il riscaldamento vale la regola: Una squadra è sempre fatta da tutti.

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