Signora Huber-Schütz, lei è vicepresidente di UBS Svizzera: lavorare in banca è sempre stato un obiettivo per lei?

Ho capito molto in fretta che volevo assolutamente lavorare nel mondo della finanza. Fin da giovane mi sono interessata di economia e ho trovato sempre particolarmente appassionanti le connessioni tra economia e finanza. Fin dall’inizio mi è stato chiaro che - dal punto di vista finanziario – volevo camminare sulle mie gambe, per conquistare un’indipendenza duratura. Essere libera e indipendente a qualunque età rappresenta un valore fondamentale per me, che non vorrei perdere in nessuna circostanza.

Come si potrebbe riassumere la sua carriera?

Per quanto riguarda gli studi, prima ho fatto un classico tirocinio in banca e poi ho conseguito una laurea in economia aziendale. All’età di 25 anni ho assunto per la prima volta una posizione dirigenziale. All’epoca, nel mio campo, ero l’unica donna a ricoprire un ruolo di questo tipo. Nel frattempo, le cose naturalmente sono cambiate e, con mia grande soddisfazione, i mutamenti sono stati molto profondi.

Il mio percorso è poi proseguito ricoprendo posizioni di grande rilievo nell’ambito del private banking – la gestione delle aree di mercato, delle regioni, dei dipartimenti interni – fino a quando, nel 2023, sono stata nominata Vicepresidente di UBS Svizzera.

A che punto della sua carriera l’indipendenza finanziaria delle donne è diventata un tema centrale per lei?

Sono cresciuta in una famiglia con donne forti che si occupavano anche dell’economia domestica. Ho passato molto tempo con la mia bisnonna perché mia nonna e mia madre lavoravano, proprio come mio nonno e mio padre. Il fatto che donne e uomini fossero responsabili del budget familiare nella stessa misura è stato una cosa ovvia per me fin dalla più tenera età. Ma poi ho avuto un’esperienza fondamentale mentre lavoravo in banca, più di 20 anni fa. Ho ricevuto una chiamata da una cliente. Fino a quel momento conoscevo solo suo marito – il titolare della relazione bancaria – poiché era lui ad occuparsi di tutte le questioni finanziarie. Era molto timida al telefono e mi ha detto subito che aveva solo una domanda veloce da farmi. Se per caso non mi fosse stato permesso di fornirle informazioni, avrei potuto parlare con suo marito. Allora le dissi: «Questi sono anche soldi suoi. Lei è autorizzata a chiedere tutte le informazioni possibili e a disporre del suo denaro in qualsiasi momento.»

Essere libera e indipendente a qualunque età rappresenta un valore fondamentale per me, a cui non sarei mai disposta a rinunciare.

Quella circostanza mi ha aperto gli occhi. La cliente aveva vissuto nel periodo in cui, per le donne, c’era bisogno del consenso del marito per aprire un conto in banca. Fu solo con la modifica del diritto di famiglia nel 1975 che la situazione cambiò. Ed è stato allora che ho capito che non era l’unica cliente rappresentata da suo marito, e che poteva addirittura non avere idea dell’entità del suo patrimonio. «Dobbiamo fare qualcosa», pensai. Questo è quello che ho detto al mio capo. Come una delle prime iniziative, ho organizzato una serie di eventi di divulgazione dedicati alle donne, che sono stati accolti molto bene. Frattanto, le donne sono divenute più sicure di sé quando si tratta di soldi: la priorità ora è sensibilizzare la clientela femminile sull’importanza di una buona pianificazione finanziaria, da adattare alle diverse fasi della vita. Nella pianificazione finanziaria, essere donna fa la differenza.

Una mano sul cuore: le donne di oggi si approcciano al tema dei soldi in modo diverso dagli uomini?

Non si può e non si deve mai generalizzare: tuttavia, è già evidente che le donne considerano il denaro più come uno strumento per ottenere delle sicurezze che come un’opportunità di guadagno. Tuttavia, questi due aspetti possono essere combinati. Inoltre è emerso anche un altro aspetto: rispetto agli uomini, le donne sono più interessate agli investimenti sostenibili e si comportano di conseguenza.

Come si spiega il fatto che le donne siano molto più attente e consapevoli?

Nell’ambito delle consulenze, mi capita spesso che le donne desiderino capire in modo molto preciso cosa stanno facendo, ad esempio in materia di investimenti, il che è assolutamente giusto. Inoltre, è interessante notare che con questo approccio spesso le donne ottengono rendimenti più elevati nel lungo periodo. D’altra parte, capita di frequente che le donne preferiscano lasciare i loro soldi su un conto di risparmio invece di investire, perdendo così opportunità di rendimento a lungo termine. In altre parole, sarebbe ottimale integrare e sfruttare entrambe le opportunità.

Come si fa a cominciare ad occuparsi in prima persona della gestione delle proprie finanze, o per meglio dire: come si imposta una pianificazione finanziaria di successo?

Bisogna seguire 5 passi:

  1. Anzitutto, bisogna cercare di disporre di una situazione finanziaria trasparente.
  2. Poi riflettere su quali obiettivi si intende perseguire e raggiungere sul piano finanziario.
  3. In seguito sviluppare un piano, che noi chiamiamo Wealth Way e che rappresenta una sorta di strutturazione patrimoniale in tre fasi, dato che prevede diversi obiettivi: a breve, a medio e a lungo termine.
  4. Sulla base di questo piano, elaborare un investment concept. Ciò costituisce la base per una pianificazione finanziaria solida.
  5. Infine, al momento di investire, è necessario adottare posizioni diversificate, gestire varie opzioni e prendere in considerazione anche investimenti alternativi.

Come si traduce concretamente il vostro sostegno per le donne attraverso Women’s Wealth?

Sosteniamo le donne in diversi modi. I nostri eventi sono molto frequentati, e in quest’ambito le donne possono avviare un proficuo scambio di idee mentre ricevono conoscenze approfondite su argomenti specifici. Ad esempio, la previdenza, la successione, gli investimenti sostenibili e molto altro ancora, a seconda di ciò che interessa il nostro pubblico femminile. Collaboriamo anche con partner della nostra rete – ad esempio, visitiamo le università, puntando a sensibilizzare la gioventù alle tematiche finanziarie – e richiamiamo l'attenzione anche sui settori in cui il ruolo delle donne deve essere esaminato con maggior attenzione.

Un'altra componente importante è la cosiddetta Financial Literacy o alfabetizzazione finanziaria: a tal fine, abbiamo creato la Women’s Wealth Academy, una piattaforma di condivisione delle conoscenze accessibile a chiunque.

La piattaforma di condivisione delle conoscenze Women’s Wealth Academy è stata lanciata quasi quattro anni fa, perché?

Avevo questa idea in testa da molto tempo. Il pubblico femminile mostra grande interesse per migliorare le proprie conoscenze in materia finanziaria. Per noi è importante stare al passo coi tempi e rispondere alle preoccupazioni delle donne. Con la Women's Wealth Academy sosteniamo attivamente le donne nell’acquisizione o nell’approfondimento di un vasto know-how finanziario. Ciò consente loro di prendere decisioni sicure e informate e di assumersi la responsabilità del proprio futuro finanziario, indipendentemente dalla fase della vita in cui si trovano.

Un termine chiave è quello di «fasi delle vita»: se ne parla spesso nella Women’s Wealth Academy. Cosa significa esattamente e perché le fasi della vita sono così importanti?

Ogni vita segue un percorso individuale e ciascun periodo porta con sé esigenze finanziarie specifiche. Si inizia con il primo lavoro e il primo stipendio. Poi potreste trovare un o una partner, e allora si è in due e bisogna cominciare a pensare: come si gestisce il patrimonio? Ci sono dei figli? E se si arrivasse a un divorzio? Le questioni finanziarie complesse da affrontare prima di andare in pensione sono molteplici. Le donne devono potersi orientare lungo questo percorso e noi le accompagniamo.

Per finire: quale consiglio valido in tutte le fasi della vita darebbe a una donna?

In poche parole: colga tutte le opportunità e si ponga le domande giuste per ciascuna fase della sua vita. Ho riscontrato spesso che le donne si occupano delle loro finanze solo quando sono davvero obbligate a farlo. Una pianificazione proiettata nel lungo periodo e gestita attivamente consente di ottenere un’ottima remunerazione a lungo termine.

Ampliare le conoscenze finanziarie

Ampliare le conoscenze finanziarie

Volete ampliare le vostre conoscenze sul tema della previdenza? Abbonatevi subito al corso «Previdenza».

Ulteriori contributi sul tema patrimonio