Mert Iseri, CEO di Gepeto e imprenditore seriale

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Quando a marzo 2020 l’imprenditore seriale Mert Iseri ha venduto la start-up SwipeSense con sede a Chicago, la pandemia di Covid-19 era appena agli inizi.

Il processo di vendita era iniziato meno di un anno prima, nell’estate del 2019, ma il problema di quando vendere era da tempo al centro dell’attenzione.

Questa start-up del settore healthtech, il cui obiettivo era ridurre le morti prevenibili nel settore sanitario grazie a una migliore igiene delle mani, aveva ricevuto varie offerte sin dalla fondazione nel 2012. SwipeSense è stata rilevata dal fabbricante di prodotti per l’igiene SC Johnson, che l’ha acquistata per sfruttarne la tecnologia ed incrementare i propri ricavi.

Anche se la vendita era avvenuta in un contesto favorevole di robusta crescita economica e forte rialzo dei mercati azionari, la lezione che le vendite vanno pianificate sull’arco di molti anni è più attuale che mai. Un momento come quello attuale è estremamente adatto per esplorare potenziali partnership con grandi aziende che potrebbero sfociare in un’acquisizione. I motivi strategici che spingono un acquirente a rilevare una start-up sono sempre gli stessi.

"Anche se stiamo attraversando una fase economica complessa e imprevedibile, la logica sottostante di come possiamo aiutare la società acquirente non cambia, anche se questo non è immediatamente evidente" spiega Mert. "Un buon dialogo con il socio co-fondatore, il consiglio di amministrazione e la società acquirente ci permetterà di massimizzare il valore quando saremo effettivamente pronti a vendere. L’acquirente morderà il freno per mettere finalmente sul tavolo l’offerta d’acquisto".

Un solido allineamento strategico

Per tutte le start-up arriva il momento in cui vendere è la soluzione giusta. Diciamo che l’azienda va bene ma all’orizzonte si prospettano ostacoli come nuovi concorrenti, maggiori costi di acquisizione clienti, un consistente balzo tecnologico da realizzare. Il problema è quindi decidere se cercare nuovi finanziamenti o vendere.

Questo è appunto il dilemma a cui si è trovata di fronte SwipeSense nel 2019. Mert e il consiglio di amministrazione decisero che la partnership con SC Johnson era il modo migliore per continuare a espandere l’impatto dell’azienda.

Ma l’aver discusso a lungo con il consiglio di amministrazione e i mentor quale poteva essere il miglior partner strategico di SwipeSense, ha agevolato il processo di vendita. Una delle applicazioni dell’azienda serve a migliorare l’osservanza delle norme di igiene per ridurre le infezioni ospedaliere, promuovendo le vendite di sapone e disinfettante per le mani negli ospedali. Di conseguenza SC Johnson aveva un buon motivo logico strategico per acquistarla.

Il dialogo con potenziali acquirenti per individuare opportunità strategiche è la base del successo della vendita, quando arriverà il momento giusto.

"L’allineamento strategico era perfetto" ha commentato Mert. "Quando abbiamo preso la decisione di vendere, tutte queste società erano già nel nostro schedario e avevamo già parlato al nostro consiglio di amministrazione delle opportunità di collaborazione con valore strategico. È questo che ha dato avvio al processo di vendita. Le cose non sono poi andate lisce come speravo, ma siamo riusciti lo stesso a portare a termine con successo la vendita a SC Johnson, una della più grandi società produttrici di sapone e disinfettante per le mani degli Stati Uniti e del mondo".

Sondare le acque

Non esiste un momento sbagliato per sondare le acque con i potenziali partner. Mert consiglia di contattare inizialmente le società che presentano un buon allineamento strategico per chiedere se sono interessate a una collaborazione che crei valore per entrambe, poiché ritiene che le partnership strategiche sfocino naturalmente in acquisizioni.

Ad esempio, quando era in SwipeSense Mert aveva iniziato contattando su Twitter un dirigente di una delle società che avevano manifestato un interesse d’acquisto prima del 2019, chiedendogli se vi fosse un’opportunità per collaborare tra le due aziende. I dirigenti sono sempre disposti ad ascoltare proposte di questo tipo, puntualizza.

Valuti partnership strategiche che potrebbero sfociare nella vendita della sua azienda. Non esiste un momento sbagliato.

"Alla peggio rispondono che tutto sommato la cosa non funzionerebbe. Nel migliore dei casi non solo diventano il futuro acquirente, ma chiedono anche di creare una partnership per realizzare il prima possibile il valore potenziale".

Farsi desiderare

Dopo la vendita di SwipeSense nel 2020 Mert ha fondato un’altra start-up, chiamata Gepeto, per creare un agente di vendita basato sull’intelligenza artificiale. Questo progetto è ancora in fase iniziale, ma ad altre start-up che hanno raggiunto il momento della vendita l’incertezza del contesto attuale non deve impedire di esplorare opportunità di collaborazione logica e strategica con potenziali acquirenti.

Infatti, l’incertezza attuale potrebbe trasformarsi in un eventuale vantaggio negoziale. "Bisogna farsi desiderare, tenersi appena fuori portata. La controparte insiste per concludere l’acquisizione ma voi non siete ancora pronti a vendere" conclude Mert.

Cosa pensa Mert

      • La complessità del quadro economico non dovrebbe dissuadere le start-up dalla ricerca di logiche strategiche per collaborare con potenziali acquirenti.
      • Non esiste un momento sbagliato per sondare le acque con potenziali partner, partendo dalla ricerca di alleanze strategiche.
      • L’incertezza del contesto attuale potrebbe trasformarsi in un eventuale vantaggio negoziale.

      Guardi il video con Mert (16 min.) per altri consigli. (Il video è in inglese).

      Leggi il nostro rapporto "Gli imprenditori e la loro successione nel 2023" (solo in inglese).