Una buona successione aziendale: guida al passaggio di consegne
Chi vuole lasciare l’azienda in buone mani deve pensare alla successione con ampio anticipo. Il mandato precauzionale e una soluzione di diritto successorio sono tra gli strumenti per garantire la successione anche giuridicamente.
L’essenziale in breve:
L’essenziale in breve:
- Una pianificazione anticipata della successione aiuta a garantire la continuità aziendale.
- Il mandato precauzionale assicura che, in caso di perdita della capacità di giudizio dell’imprenditore o dell’imprenditrice, ad agire in sua vece e a garantire la continuità dell’impresa sarà la persona che riceve la procura. Disciplinando la successione in base al diritto successorio è possibile stabilire le modalità di cessione dell’impresa, che può avvenire sia quando l’imprenditore o l’imprenditrice è ancora in vita sia dopo la sua morte.
- In caso di cessione aziendale è importante tenere presenti le conseguenze fiscali e ottimizzarle quanto più possibile.
La successione nella propria azienda è un processo complesso e a lungo termine che richiede un’attenta pianificazione e garanzie legali. Una successione aziendale ben riuscita va pianificata in vista del lungo periodo e coinvolge la dirigenza dell’azienda nonché i familiari dell’imprenditore o dell’imprenditrice. Gli aspetti economici, fiscali e giuridici richiedono la stessa considerazione degli aspetti emotivi delle persone coinvolte.
Il mandato precauzionale
Il mandato precauzionale
Chi dirige un’azienda ha sempre la responsabilità di contenere il più possibile il rischio per l’azienda stessa. Ciò comporta anche preoccuparsi di quel che succederà in caso di perdita della propria capacità di giudizio, per esempio in seguito a un infortunio, una malattia grave o all’avanzare dell’età. Il mandato precauzionale è lo strumento adatto per attrezzarsi in vista del peggiore dei casi, poiché consente di definire chi dovrà fare in tutto e per tutto le veci della persona che ha perso la capacità di giudizio, dovrà occuparsi di tutte le questioni e in quale misura. Ciò include anche la rappresentanza delle partecipazioni alla propria società.
Come sono regolamentati i diritti sociali in azienda
Nel mandato precauzionale occorre specificare che tale mandato viene conferito in vista di un’eventuale incapacità di giudizio e a partire dal sopraggiungere di quest’ultima; occorre inoltre specificare in quali possibili ambiti si applica. I singoli compiti vanno indicati e descritti almeno a grandi linee, e in determinate aree possono essere limitati.
Oltre alle soluzioni di diritto societario e contrattuale nonché alle soluzioni organizzative, il mandato precauzionale è un importante strumento per ridurre al minimo il rischio e pianificare la successione – specialmente quando è necessario subentrare rapidamente nei diritti sociali in azienda dopo l’entrata in vigore del mandato precauzionale tramite l’APMA. Gli imprenditori e le imprenditrici possono quindi stabilire chi può esercitare i diritti patrimoniali al loro posto in caso di perdita temporanea o permanente della capacità di giudizio. Per esempio, a seconda delle circostanze le imprese possono decidere chi debba rappresentarle come socio o azionista alle assemblee generali o in altri organi. Mediante il mandato precauzionale gli imprenditori e le imprenditrici possono anche dare disposizioni in merito all’esercizio del diritto di voto. Al tempo stesso sono anche liberi di avanzare proposte personali per l’assegnazione delle funzioni che erano di loro competenza in azienda. A seconda della forma giuridica e della situazione concreta (per esempio maggioranza dei diritti di voto), l’imprenditore o l’imprenditrice ha il diritto di decidere chi sarà il suo successore nel consiglio di amministrazione.
Predisposizione e forma del mandato precauzionale
Il mandato precauzionale deve essere olografo, con apposizione manuale di data e firma, oppure deve essere certificato da un notaio. I compiti da assegnare alla persona incaricata devono essere chiaramente definiti. È anche possibile assegnare singoli compiti e dare disposizioni per l’esecuzione degli incarichi. Nel mandato precauzionale olografo è possibile inserire modifiche in qualsiasi momento, contrassegnandole tuttavia in modo chiaro e apponendo data e firma.
In extrema ratio c’è il piano d’emergenza
Un piano d’emergenza è un piano completo e accuratamente ponderato per mettere al sicuro sia l’ambito societario sia la vita privata dell’imprenditore o dell’imprenditrice nonché la vita della rispettiva famiglia. Il piano regola i rapporti contrattuali e garantisce la capacità d’azione dell’azienda in situazioni di crisi. Dal punto di vista giuridico è necessaria una regolamentazione nel diritto societario, nel diritto del registro di commercio, nel diritto di protezione degli adulti e nel diritto successorio. Inoltre occorre esaminare le garanzie finanziarie e identificare le eventuali falle.
Un’importante componente del piano d’emergenza è il mandato precauzionale. Il piano d’emergenza, tuttavia, va oltre, poiché fornisce istruzioni pratiche concrete per le emergenze, tra cui la cessione dei dati relativi ad account e credenziali d’accesso, password, procure nonché contatti e referenti importanti. Il piano d’emergenza deve essere elaborato in modo tale che la persona che subentra ad interim possa ottenere facilmente un quadro generale in merito a clientela e fornitori importanti, ordini in corso, offerte, calcoli ed eventuali dispute legali.
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Regolamentazione della successione aziendale in base al diritto successorio
Regolamentazione della successione aziendale in base al diritto successorio
In un testamento o in un contratto successorio è possibile stabilire come suddividere il patrimonio e l’eredità dopo la morte del proprietario o della proprietaria. Con questa modalità è possibile regolamentare anche la successione aziendale. Un contratto successorio che coinvolga tutti i familiari aiuta a definire una successione aziendale trasparente e priva di conflitti e a garantire così la continuità dell’azienda.
Chiarezza e univocità
Una regolamentazione della successione in base alle ultime volontà deve essere formulata in modo preciso e inequivocabile. Disposizioni poco chiare potrebbero causare nel peggiore dei casi dispute sull’eredità. L’imprenditore o l’imprenditrice deve indicare concretamente chi erediterà la società o le quote societarie e chi dovrà dirigere l’azienda in futuro. Può trattarsi di una persona singola, di un gruppo di persone o anche di una persona giuridica, come per esempio una fondazione. Spesso la predisposizione di un piano di successione comporta anche la stipula di un patto parasociale tra gli attuali azionisti e azioniste. Nella pratica, inoltre, la valutazione di un’azienda è sempre fonte di difficoltà: anche in questo caso, concordando un metodo di valutazione o stabilendo una tecnica di valutazione è possibile ridurre i potenziali conflitti. Altrettanto importante è riesaminare regolarmente il piano di successione predisposto e aggiornarlo all’occorrenza, affinché rispecchi sempre quanto più possibile la situazione attuale.
Considerazione degli eredi e altre disposizioni successorie
Quando esistono più eredi occorrono regole chiare che stabiliscano come suddividere le quote societarie tra loro e come corrispondere le eventuali compensazioni. Per garantire la capacità d’azione dell’azienda può essere opportuno stabilire che determinati eredi ricevano un risarcimento in denaro anziché quote societarie. Se l’imprenditore o l’imprenditrice è una persona sposata, il piano di successione dovrebbe tenere conto anche del regime matrimoniale. Nell’ambito della liquidazione dell’eredità va inoltre fatta chiarezza sulle modalità di considerazione e valutazione degli acconti della quota ereditaria agli eredi. Se sono presenti valori patrimoniali all’estero, è consigliabile far valutare la fattibilità di un piano di successione nel Paese di riferimento.
Ottimizzazione della situazione fiscale
È consigliabile provvedere alla successione aziendale con ampio anticipo. In questo modo è possibile per esempio trasferire nel patrimonio privato, nell’arco di diversi periodi fiscali, i valori patrimoniali non necessari all’azienda per ridurre l’imposizione fiscale. Occorre tenere conto anche delle eventuali imposte di successione e donazione, le quali in Svizzera vengono regolate a livello cantonale e sono dunque soggette alle leggi tributarie del luogo di residenza dell’imprenditore o dell’imprenditrice.
Consulenza giuridica
A seconda delle dimensioni e della composizione di un’impresa e del piano di successione desiderato, l’organizzazione di una successione aziendale può essere molto complessa. Pertanto è consigliabile informarsi per tempo sulle diverse opzioni disponibili e richiedere la consulenza di una persona esperta. In molti casi un primo colloquio non vincolante offre la possibilità di conoscere il consulente o la consulente e di chiarire gli interrogativi più importanti.
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Roger Bächinger
Roger Bächinger
Senior Succession Planner UBS Svizzera
Roger Bächinger lavora come avvocato e come esperto di successione nel Team Succession Planning di Zurigo. Tra i suoi compiti c’è anche quello di assistere gli imprenditori e le imprenditrici con la pianificazione della successione, l’esecuzione testamentaria e le fondazioni di utilità pubblica.
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