I dati salienti in breve

  • Che stia studiando all’università o svolgendo un apprendistato, iniziare a fare previdenza presto conviene in ogni caso.
  • Se soggiorni all’estero per un periodo – ad esempio per una pausa lavorativa o per uno scambio – non dimenticare mai il contributo minimo all’AVS.
  • Anche chi studia può effettuare dei versamenti nel pilastro 3a e risparmiare sulle imposte.

Genitori e nonni ci ricordano spesso quanto sia importante pensare alla previdenza per tempo. Per la natura del lavoro, chi conclude un apprendistato inizia prima di chi intraprende un percorso di studi. Ma niente paura, perché si può investire nella previdenza anche se si frequenta l’università o una scuola universitaria. Comunque, sia che tu inizi a lavorare presto sia che tu prosegua gli studi, ci sono dei fatti che dovresti conoscere.

Non c’è possibilità di sbagliare con l’AVS, giusto?

Chi ha un’occupazione paga i contributi all’AVS già a partire dall’anno in cui compie 18 anni. Per le persone che studiano e che non esercitano un’attività lucrativa, l’obbligo contributivo inizia al più tardi dall’anno in cui compiono 21 anni. Non importa se hai già un reddito o meno. L’importante è che versi il contributo calcolato su di te alla cassa di compensazione AVS, altrimenti ti mancheranno degli anni contributivi per percepire una rendita piena una volta raggiunta l’età pensionabile. Ricorda di versare il tuo contributo all’AVS anche se soggiorni all’estero per un periodo.

Ho un secondo lavoro. Devo pagare i contributi per il secondo pilastro?

In linea di principio, se svolgi un lavoro in cui percepisci più di 22 050 franchi all’anno (dato aggiornato al 2024), entrerai in una cassa pensioni e pagherai i contributi. Questa regola vale per ogni rapporto d’impiego. Importante per chi studia: se svolgi più lavori, percependo però meno di 22 050 franchi per ogni impiego, l’affiliazione alla cassa pensioni non è obbligatoria. Il secondo pilastro rappresenta ovviamente un importante supporto in termini di previdenza, ma non farti mettere pressione.

Come posso trarre vantaggio dal terzo pilastro?

Semplice: non appena percepisci un reddito da lavoro soggetto all’AVS puoi versare dei contributi facoltativi nel pilastro 3a e portarli in deduzione dal reddito imponibile nella dichiarazione d’imposta. Splendido, no? L’entità del versamento dipende se sei affiliato/a a una cassa pensione o meno. Se sì, potrai versare un massimo di 7056 franchi all’anno (dato aggiornato al 2024). Studenti/Studentesse e apprendisti/e che svolgono un’attività lucrativa, ma non aderiscono ad alcuna cassa pensione, possono versare al massimo il 20 percento del loro reddito netto da attività lucrativa.

Vado per la trentina e sto ancora studiando. Devo occuparmi della previdenza per la vecchiaia?

Prima investi nella previdenza, meglio è. I versamenti mancanti li puoi recuperare in seguito nel corso della tua attività lucrativa effettuando dei riscatti nella cassa pensioni e aumentando così il tuo capitale di rendita. Non ti preoccupare quindi se il tuo percorso di studi sta durando un po’ di più.

Avvantaggiati per il futuro

Inizia subito con la tua previdenza: risparmi sulle imposte, hai benefici a lungo termine ed effettui versamenti quando vuoi.

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