Shopping online con i bambini: attenti alle trappole
Costi nascosti, contratti o fatture: come evitare che lo shopping online di vostro figlio diventi una trappola dei debiti.
Il valore del denaro invisibile
Il valore del denaro invisibile
Sempre più bambini finiscono nella trappola dei debiti a causa dello shopping online: non stupisce quindi che da genitori a volte si preferirebbe vietare ai figli di fare acquisti su internet. Dopotutto, quando per pagare i bambini mettono i propri soldi sul bancone, le emozioni legate ai costi cambiano completamente, e ci pensano due volte prima di fare l’acquisto; quando si compra online, invece, queste emozioni possono venire meno. Gli acquisti online però sono sempre più diffusi e per i bambini di oggi sono parte della quotidianità. Accompagnate quindi i vostri figli mentre compiono i primi passi: essere presenti ha un effetto più duraturo del semplice divieto.
Spiegate loro come si ordina e come si paga con fattura. È importante parlare anche del modo in cui funzionano i resi: dovreste anche chiarire ai vostri figli che è dannoso per l’ambiente farsi spedire pacchi in continuazione per poi restituirli. Prima di effettuare l’ordine, controllate insieme la situazione del conto o l’importo nel salvadanaio, e chiedete ai vostri figli se hanno denaro a sufficienza per l’acquisto.
Pagare per tempo le fatture
Pagare per tempo le fatture
Una cosa che va assolutamente spiegata ai vostri figli è l’importanza di pagare le fatture in tempo. Al primo acquisto online, effettuate il pagamento insieme a loro. Spiegate loro che, di norma, ci sono delle spese di sollecito da pagare se una fattura non viene saldata in tempo e che queste spese possono essere elevate. È importante che voi fungiate «solo» da accompagnatori nel processo e che non paghiate al posto dei vostri figli, a meno che non l’abbiate concordato prima. Se non riescono a pagare l’oggetto acquistato, devono restituirlo.
Carta prepagata al posto della fattura
Carta prepagata al posto della fattura
Discutete con i vostri figli se una carta prepagata, cioè una sorta di carta di credito da ricaricare con un certo importo, possa essere una soluzione più semplice e più sensata da gestire rispetto al pagamento tramite fattura. In questo modo potrebbero ricaricare la carta prepagata, ad esempio una volta ogni sei mesi oppure ogni anno, con un importo concordato da spendere per gli acquisti online. Se la carta è vuota, non si possono più fare acquisti e il divertimento dello shopping online finisce. In tal modo si evitano solleciti e le rispettive spese. Se un acquisto deve essere restituito, l’importo pagato verrà riaccreditato sulla carta.
In questo modo i vostri figli imparano a gestire un budget prestabilito. Ovviamente l’importo non deve essere pagato come extra dai genitori, ma può essere preso dalla regolare paghetta o dal salario giovanile.
È giusto che i minorenni facciano acquisti online?
È giusto che i minorenni facciano acquisti online?
Da un punto di vista legale, i ragazzi sotto i 18 anni non possono stipulare un contratto senza il consenso dei genitori, anche se ciò è molto difficile da controllare. C’è però un’eccezione: quando si tratta del loro lavoro o della loro paghetta, i cosiddetti giovani capaci di discernimento possono concludere un contratto in tutta autonomia, senza il consenso dei genitori.
L’essenziale in breve
L’essenziale in breve
- Accompagnate i vostri figli durante i loro primi acquisti online.
- Spiegate loro come vanno pagate le fatture e ricordategli che è possibile incorrere in spese di sollecito. Non pagate mai le fatture al posto loro.
- La merce che non viene pagata deve essere restituita.
- Il salario giovanile può servire a definire un limite di budget per le spese online e offline.
- In ogni caso, una carta prepagata aiuta a mantenere una panoramica delle spese ed è più pratica dell’ordine con fattura.
- I minorenni possono stipulare contratti di compravendita sia su internet sia in negozio.
- Parlate sempre con i vostri figli. Di norma, vietare qualcosa ai vostri figli li spingerà a farlo di nascosto.
I principi pedagogici di UBS
I principi pedagogici di UBS
Questo articolo è stato redatto in collaborazione con Marianne Heller, pedagogista per bambini e adolescenti, responsabile da diversi anni di un programma a loro dedicato sull’educazione finanziaria e sulla prevenzione dell’indebitamento.
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