Contenuto:

Una donna con un laptop su una poltrona, con vegetazione e mare sullo sfondo

Versare contributi previdenziali dall’estero

Il sogno di vivere e lavorare all’estero non perde mai appeal. Nel 2023 quasi 122 000 svizzeri si sono trasferiti in altri Paesi. Non si tratta sempre di uno spostamento del domicilio permanente. In molto casi si tratta di viaggi lunghi, soggiorni linguistici, corsi di studio, congedi sabbatici o lavori temporanei in terra straniera.

Ma presi dall’entusiasmo e dall’organizzazione del soggiorno all’estero, in tanti dimenticano l’aspetto della previdenza per il periodo di assenza. In effetti, questo può diventare un problema, poiché le lacune nella previdenza AVS possono essere colmate solo per un periodo limitato.

Evitare una lacuna previdenziale AVS

Se un soggiorno all’estero causa effettivamente una lacuna previdenziale dipende da diversi fattori. Con un po’ di pianificazione e lungimiranza la lacuna può essere facilmente evitata. In generale, tutti coloro che hanno la cittadinanza svizzera e il domicilio civile in Svizzera sono tenuti a versare i contributi AVS. Ciò vale dunque anche se si viaggia all’estero per un certo periodo di tempo, ma si mantiene il domicilio in Svizzera. Anche se all’estero non lavorerete, siete tenuti a versare i contributi AVS per le persone senza attività lucrativa, ovvero almeno 514 franchi all’anno (situazione 2024). In caso di mancato pagamento, in poco tempo potrà crearsi una lacuna contributiva con conseguente riduzione della rendita al momento del pensionamento.

Informazioni utili

Se vi cancellate dall’anagrafe in Svizzera e viaggiate per alcuni mesi o anni senza registrarvi con un altro domicilio fisso, il vostro domicilio civile rimane in Svizzera. Anche in questo caso siete dunque tenuti a versare i contributi AVS per persone senza attività lucrativa.

Nell’ambito di un matrimonio o di un’unione domestica registrata, siete esonerati dall’obbligo di contribuzione nel caso in cui la o il coniuge o partner eserciti un’attività lucrativa ai sensi dell’AVS e versi almeno 1028 franchi all’anno, ossia il doppio dell’importo minimo.

Per approfondire il vostro caso specifico, potete contattare la vostra cassa di compensazione AVS prima o dopo il viaggio e chiedere informazioni sullo stato attuale della vostra previdenza AVS. In linea di principio, tutti i contributi non versati possono essere riscattati entro cinque anni. Colmare le lacune previdenziali ex post non è tuttavia così facile.

Pensate anche al secondo e al terzo pilastro

Con la fine del rapporto di lavoro o l’inizio di un congedo non pagato cessano anche i versamenti alla cassa pensione. In questo senso, solo il congedo sabbatico rappresenta un’eccezione. Durante questo periodo non retribuito, infatti, siete ancora impiegati presso il vostro datore di lavoro e i pagamenti nel secondo pilastro continuano a essere effettuati, in linea con il regolamento della relativa cassa pensione. Tuttavia, oltre ai propri contributi, può essere necessario pagare anche quelli del datore di lavoro. Verificate preventivamente con il vostro datore di lavoro o la vostra cassa pensione le disposizioni precise che si applicano al vostro caso.

Se l’affiliazione alla cassa pensione non viene mantenuta per la durata del soggiorno all’estero, l’avere di vecchiaia finora risparmiato deve essere trasferito a un cosiddetto conto di libero passaggio. Questa misura è volta a preservare temporaneamente, o fino all’età di riferimento, il vostro avere di previdenza della cassa pensione.

Tutte le lacune della cassa pensione possono essere colmate con riscatti volontari fino al momento del pensionamento. Il certificato d’assicurazione rilasciato dal vostro istituto di previdenza riporta il vostro potenziale di riscatto. Per abbreviare i tempi, vi conviene farne richiesta subito dopo il soggiorno all’estero.

Potete invece continuare a gestire come di consueto il vostro conto del pilastro 3a, per il quale non dovete fare pressoché nulla. Cionondimeno, il versamento su questo conto non sarà più possibile se non riuscite a raggiungere il reddito soggetto all’AVS. Se durante il soggiorno all’estero collocate in modo mirato i vostri averi in un fondo d’investimento, aumentate le opportunità di crescita dei proventi grazie a un rendimento più elevato.

Conoscete già la nostra soluzione previdenziale digitale?

Aprite il vostro pilastro 3a tramite l'app Mobile Banking e decidete personalmente l'importo del versamento. Ciò vi permette di risparmiare sulle imposte e al contempo investire il vostro patrimonio previdenziale in modo intelligente. È semplicissimo.

Checklist per il soggiorno all’estero

Nella pianificazione del vostro soggiorno all’estero, oltre a garantire la previdenza, è necessario tenere conto di molti altri aspetti. La nostra checklist vi fornisce una panoramica.

Caso particolare: studiare all’estero

Tutti gli studenti svizzeri sono tenuti a versare contributi AVS a partire dal 1° gennaio successivo al 20° compleanno. Pagano il contributo minimo di 514 franchi e un onere amministrativo fino alla fine dell’anno civile del 25° compleanno, sempre che non esercitino un’attività lucrativa oltre allo studio.

Studenti all’estero: se rinunciano al domicilio in Svizzera per studiare all’estero, in linea di principio possono essere assicurati obbligatoriamente all’AVS fino al 31 dicembre dell’anno in cui compiono 30 anni. Ciò vale tuttavia solo se gli studenti non esercitano attività lucrativa all’estero e intendono tornare in Svizzera una volta conclusi gli studi. D’altro canto, anche gli studenti stranieri che seguono un corso di studio in Svizzera sono tenuti a versare i contributi AVS.

Va sempre chiarita con la rispettiva cassa di compensazione del Cantone la portata esatta dell’obbligo di contribuzione.

L’obbligo di contribuzione all’AVS decade per gli studenti solo se sono già sposati e la rispettiva o il rispettivo coniuge o partner versa il doppio del contributo minimo.

A che punto siete con la previdenza?

Il Check previdenza UBS gratuito vi offre un quadro attendibile della vostra situazione finanziaria attuale e vi fornisce le basi per ottimizzare o consolidare la previdenza privata.

Caso particolare: lavorare all’estero

A molti non è chiaro come funzioni la previdenza quando si lavora all’estero per un’azienda nazionale. Di norma, le cose non cambiano di molto: le lavoratrici e i lavoratori continuano a essere integrati regolarmente nel sistema previdenziale svizzero. Ciò vale solo se appunto si lavora per un’azienda svizzera. Nei paesi dell’UE e dell’AELS, le cittadine svizzere e i cittadini svizzeri assumono lo status di «distaccate/i», che è disciplinato in modo molto chiaro. Alle imprese estere con una succursale in Svizzera si applicano altre disposizioni.

Per andare sul sicuro, è comunque opportuno chiarire se il Paese in cui intendete recarvi abbia stipulato con la Svizzera una convenzione di sicurezza sociale. Solo in questo caso, e solo se prima del distacco avete versato per almeno cinque anni i contributi ordinari AVS, continuerete a essere regolarmente assicurati.

La previdenza professionale è garantita anche quando restate sotto contratto presso l’attuale datore di lavoro in caso di soggiorno all’estero. Se l’obbligo di contribuzione AVS decade, non è più consentita neppure l’assicurazione facoltativa del secondo pilastro.

Conclusione

Per poter trascorrere serenamente il vostro soggiorno all’estero, è indispensabile in precedenza una buona pianificazione. Molti viaggiatori dimenticano purtroppo di attivarsi per un aspetto importante come la propria previdenza. Di conseguenza, si creano facilmente lacune nell’AVS, che possono essere colmate solo entro un determinato periodo di tempo.

Anche il secondo e il terzo pilastro non dovrebbero essere trascurati. Quale sia il modo migliore per ottimizzare la previdenza nei tre pilastri in occasione di un soggiorno all’estero dipende dalla situazione personale. Viaggiate per motivi non professionali? Volete studiare all’estero o scoprire il mondo con un congedo sabbatico? Con la giusta pianificazione e sufficienti conoscenze in materia di previdenza, potete raccogliere esperienze preziose fuori dai confini nazionali e non creare lacune previdenziali per il vostro futuro.

Cosa c’è da sapere

Disclaimer