Costi di sostentamento in pensione: pianificare il budget
Con l’ingresso nell’età della quiescenza cambiano anche le spese di sostentamento. Leggete qui quali diminuiscono e quali aumentano, e come pianificare il vostro budget.
Contenuto:
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- Con un budget è possibile individuare e prevenire una lacuna previdenziale.
- Le entrate del 1° e del 2° pilastro coprono di norma solo il 60 percento dell’ultimo salario.
- Nell’arco del pensionamento i costi sanitari e di assistenza aumentano costantemente.
- Ci sono molte misure per ridurre le spese di sostentamento in caso sussista una lacuna previdenziale.
- Alla conclusione
Dopo il matrimonio o la nascita di un figlio, il pensionamento è una delle tappe più importanti della vita. Con il passaggio dal mondo del lavoro alla quiescenza, la vita quotidiana – e anche la situazione finanziaria – cambiano drasticamente. Infatti, la rendita del 1º e del 2º pilastro copre solo circa il 60 percento dell’ultimo stipendio. Tuttavia, per poter mantenere il tenore di vita precedente senza compromessi, spesso è necessario disporre dell’80-90 percento dell’ultimo salario.
Quanto denaro viene versato esattamente con il pensionamento dipende da molti fattori: ad esempio, se la rendita AVS viene percepita con due anni di anticipo, il pagamento diminuisce del 13,6 percento. Per molti svizzeri, volenti o nolenti, il pensionamento anticipato è una realtà.
Anche una pausa prolungata per la nascita di un figlio o un divorzio sono motivi per cui le entrate dei primi due pilastri potrebbero non essere sufficienti a coprire le spese in essere. In questo modo si crea rapidamente una lacuna previdenziale da colmare. Per evitare una situazione finanziaria difficile in età avanzata, è quindi opportuno calcolare e adeguare per tempo le spese di sostentamento.
Proprio come la vita stessa, anche i costi di sostentamento per abitazione, cibo, tempo libero e salute sono soggetti a un costante cambiamento. Se con l’inizio della carriera professionale si mantengono di solito ancora bassi, aumentano parallelamente al tenore di vita nel corso degli anni. Per la maggior parte degli svizzeri raggiungono il picco tra il 40° e il 65° anno di età. Secondo uno studio di UBS, le uscite mensili medie intorno ai 55 anni di età sono comprese tra 7000 e 8000 franchi. In questo quadro, pesano particolarmente le voci difficilmente modificabili, come abitazione, imposte e contributi sociali.
Con l’ingresso nell’età del pensionamento, le spese mensili diminuiscono – ma meno di quanto molti pensano. In media, gli svizzeri spendono ancora quasi 6000 franchi al mese. Eppure la cifra è tutt’altro che fissa dato che, con un’aspettativa di vita più elevata e una migliore assistenza medica, aumentano anche i costi sanitari e di cura. Queste spese per la salute crescono soprattutto verso la fine della vita in misura esponenziale, e ammontano in media a 3000 franchi al mese a partire dai 95 anni.
La futura rendita viene calcolata sulla base dei contributi versati durante la vita lavorativa. I tre pilastri del sistema previdenziale contribuiscono in misura diversa alla sua formazione. Senza lacune contributive nel primo pilastro, la rendita AVS minima ammonta a 1225 franchi al mese, quella massima a 2450 franchi (situazione al 2024). L’importo della rendita AVS dipende dal numero di anni di contribuzione. Se per un periodo non avete versato contributi, ad esempio perché soggiornavate all’estero, in seguito verrà a mancarvi a titolo permanente una quota della futura rendita AVS.
La cosiddetta rendita LPP del 2º pilastro viene gestita e calcolata dalla cassa pensione. In linea di principio, insieme alla rendita AVS, dovrebbe coprire il 60 percento dell’ultimo stipendio percepito nella vita lavorativa. La maggior parte delle istituzioni di previdenza contempla la possibilità di scegliere se ricevere le prestazioni come rendita mensile, versamento di capitale una tantum o in forma mista. Le modalità dettagliate sono riportate nel regolamento della vostra cassa pensione. L’entità della rendita LPP è determinata dall’aliquota di conversione. Attualmente, nel regime obbligatorio LPP, questa è attestata al 6,8 percento. Dopo la bocciatura della riforma LPP alle urne, l’aliquota di conversione rimane provvisoriamente invariata, mentre molte casse con prestazioni sovraobbligatorie hanno già oggi fissato valori molto più bassi.
Con le prestazioni volontarie dei pilastri 3a e 3b potete incrementare ulteriormente l’avere di vecchiaia. Il patrimonio risparmiato viene versato di norma al raggiungimento dell’età di riferimento, ma può essere prelevato a partire da cinque anni prima di tale età. Anche altre ragioni, come ad esempio il programma di promozione della proprietà abitativa, consentono un prelievo anche prima di questa data.
Ho una lacuna previdenziale?
Se la rendita del 1° e 2° pilastro non basta per mantenere il tenore di vita desiderato, dovete risparmiare ulteriormente. Scoprite qui quanto.
Per scoprire quanto reddito avrete a disposizione in forma di rendita o versamento di capitale, dovete tenere conto di tutti e tre i pilastri. Una parte importante è costituita dalla rendita AVS (1° pilastro). L’entità di tale importo dipende dal numero di anni di contribuzione e dall’ammontare del reddito medio. L’ideale è verificare ogni cinque anni se sussistono lacune, ordinando un estratto CI gratuito all’AVS. Inoltre, se in un secondo momento, nell’ambito della pianificazione del pensionamento, desiderate fare una stima approssimativa della vostra futura rendita, potete richiedere alla cassa di compensazione AVS un calcolo anticipato della rendita. È gratuito a partire dai 40 anni di età.
13a rendita AVS in sintesi
A partire dal 2026, oltre alle attuali dodici rendite mensili, le pensionate e i pensionati riceveranno una 13a rendita AVS aggiuntiva all’anno. Attualmente non è ancora possibile stabilire esattamente come verrà versata e finanziata.
Al vostro istituto di previdenza potete richiedere quanto denaro riceverete dal 2º pilastro con il pensionamento. Tuttavia, la somma del 1° e 2° pilastro non finanzia di norma per intero le spese di sostentamento, in quanto corrisponde solo a poco più della metà dell’ultimo reddito. A questo proposito è raccomandata la costituzione volontaria di un patrimonio nel 3º pilastro, ovvero nel pilastro 3a, privilegiato sul piano fiscale, e nel pilastro 3b, costituito da fondi liberi. Con questo capitale dovreste essere in grado di ricevere l’80 percento del vostro ultimo stipendio nell’età della pensione. In questo modo potete continuare a coprire le vostre spese di sostentamento senza dovere scendere a compromessi.
Una volta chiarite le entrate previste, è opportuno fare una panoramica delle vostre spese. In merito, vale la pena sottolineare che le spese in cui incorrerete durante il pensionamento non corrispondono a quelle sostenute durante l’attività professionale. Alcune diminuiscono notevolmente o si riducono del tutto. Stiamo parlando, ad esempio, di voci come l’abbigliamento professionale o i versamenti nella previdenza.
Con il pensionamento anche i costi di trasporto scendono mediamente alla metà. Non è più necessario coprire la tratta fino al posto di lavoro e l’auto diventa essenziale solo per lo shopping o le attività ricreative.
La diminuzione dei costi per i generi alimentari e voluttuari non è così automatica. È vero che diminuiscono i business lunch, ma non di rado vengono sostituiti da incontri più frequenti con il gruppo di amici o la famiglia.
Anche i costi abitativi non è detto che scendano in età di pensionamento. Dipende sempre dalla vostra situazione individuale. Desiderate trasferirvi in una casa più piccola una volta in pensione? Volete scegliere un’abitazione predisposta per le necessità della terza età? In questo caso, devono essere presi in considerazione costi maggiori nella pianificazione delle spese di sostentamento: le strutture con personale di cura aggiuntivo sono di solito più costose degli appartamenti in affitto o della propria casa.
Riguadagnando tempo libero, molti pensionati hanno finalmente l’opportunità di praticare nuovi hobby e attività. In particolare nei primi anni pianificate un budget per soddisfare i vostri desideri principali. Tuttavia, avanzando con l’età, questa voce andrà gradualmente riducendosi.
Non sarà così, invece, per i costi sanitari. Nel corso della vita professionale, per la maggior parte delle persone queste voci di spesa svolgono solo un ruolo secondario: fino al 50° anno di vita, gli svizzeri spendono in media 1000 franchi al mese per prestazioni mediche. Durante il pensionamento, questa voce raddoppia e continua a crescere progressivamente. Poiché gli esborsi dipendono da molti fattori, come la durata di vita e la gravità di eventuali patologie, è consigliabile costituire un importo di risparmio separato. Potrete così attingere a questa riserva senza gravare troppo sulla vostra rendita mensile.
Il piano finanziario illustra con precisione come si suddividono i costi di sostentamento e quale budget è necessario per la loro copertura. Una volta allestito, conviene verificarlo e aggiornarlo regolarmente per rilevare i cambiamenti intervenuti e calcolare i costi medi su un orizzonte temporale più lungo. Una suddivisione in costi mensili e annuali assicura che non vengano dimenticate voci che si verificano una tantum.
Se da questo raffronto condotto su diversi mesi, o addirittura anni, emerge una lacuna previdenziale in età di pensionamento, è necessario risparmiare ulteriori fondi o ridurre al minimo i costi di sostentamento. Molte poste di bilancio, come l’onere fiscale, non possono essere influenzate in alcun modo. Tuttavia, avete la possibilità di comprimere, con un po’ di abilità, una parte importante dei vostri costi fissi. Ad esempio, l’auto può essere condivisa con amiche e amici o famigliari. Anche le comunità abitative per pensionati godono di crescente popolarità. Sempre più pensionati hanno infatti riconosciuto il potenziale della cosiddetta «sharing economy» e si organizzano in comunità residenziali o di carpooling. I fattori di spesa apparentemente elevati offrono dunque molte possibilità di risparmio.
Tuttavia, anche se esiste un potenziale di risparmio, dovreste calcolare le spese con un certo margine di sicurezza. Un cuscinetto finanziario protegge dai costi causati da acquisti importanti non programmati o da malattie improvvise. Predisponendo questa riserva, si può attutire anche l’impatto dell’aumento dell’inflazione. Ricordate di calcolare sempre per eccesso il vostro budget pensando in modo realistico e non idealistico.
Pianificate per tempo il vostro pensionamento
Quando si pensa alla pensione ci si trova di fronte a decisioni di grande importanza. Possiamo elaborare insieme un piano, in base ai vostri desideri individuali così che nulla sia d’ostacolo a un futuro finanziario rilassato.
La questione dell’ammontare delle spese di sostentamento ci accompagna per tutta la vita. Con gli anni i costi da affrontare cambiano: nascono bambini, la carriera avanza e l’abitazione deve fare spazio a tutta la famiglia. L’ingresso nell’età di pensionamento comporta un grande cambiamento, che dovrebbe essere ben pianificato.
La pianificazione lungimirante dei costi di sostentamento vi protegge da sgradite sorprese e assicura il vostro tenore di vita anche negli anni a venire. Idealmente conviene avviare la pianificazione già 10-15 anni prima del pensionamento, così da individuare una possibile lacuna previdenziale. In questo modo, attraverso il 3° pilastro, potete costituire un patrimonio che copra in modo adeguato le spese di sostentamento in vecchiaia.
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