Pianificare il pensionamento

Pianificare il proprio pensionamento richiede decisioni importanti: è bene potersi affidarsi all'esperienza di UBS.

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Pianifichiamo la pensione in base ai vostri desideri ed esigenze e vi mostriamo come possiamo sostenervi.

Pianificazione personale

Verifichiamo se i vostri obiettivi sono realistici, analizziamo il vostro potenziale di ottimizzazione ed elaboriamo un piano di misure.

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Saremo lieti di accompagnarvi fino alla pensione e oltre, sempre in linea con la vostra situazione di vita personale.

Pianificate in anticipo la vostra pensione: vi aiutiamo a farlo

Rendita o capitale?

Alcune decisioni relative al pensionamento possono essere prese una sola volta, come ad esempio la modalità di prelievo degli averi della cassa pensione. Avete tre opzioni tra cui scegliere: rendita mensile, prelievo del capitale o una combinazione tra le due. La vostra scelta avrà importanti conseguenze per voi e i vostri familiari.

Pensionamento anticipato

Se state pensando di anticipare il pensionamento, sappiate che le vostre entrate future si ridurranno. È importante effettuare una pianificazione accurata in modo da conoscere l'impatto di questa decisione su reddito e patrimonio.

Attuare le misure del vostro piano di previdenza

Il risultato dei colloqui di consulenza è un piano finanziario dettagliato che contiene, tra l’altro, un piano di misure specifico. Il piano vi mostra quali misure adottare e quando, in modo da realizzare i vostri obiettivi e sogni. Verifichiamo regolarmente le soluzioni attuate e le adeguiamo ai cambiamenti personali o normativi.

L'immagine mostra un esempio: un piano finanziario dettagliato, che contiene, tra l'altro, un piano d'azione concreto.

Domande frequenti sul piano di previdenza

Quanti soldi avrò dopo il pensionamento?

Innanzitutto, preparate un elenco delle vostre spese dopo il pensionamento. Considerate che alcune voci di spesa potrebbero aumentare, come salute, tempo libero o casa di proprietà.

La vostra rendita di vecchiaia presumibile è composta dalla rendita AVS e da quella della cassa pensione. La rendita AVS è riportata nel calcolo anticipato della rendita AVS, che potete richiedere alla vostra cassa di compensazione. In alternativa alla rendita di vecchiaia, l’importo della cassa pensione può anche essere prelevato come liquidazione in capitale o si può optare per una combinazione delle due varianti. L’ammontare del vostro avere è riportato nel certificato di assicurazione.

Se il reddito di base non è sufficiente, occorre controllare quali altri valori patrimoniali si possiedono, Questi includono immobili, titoli, assicurazioni sulla vita e averi nel pilastro 3a.

Cosa cambia dopo i 50 anni nel finanziamento della casa di proprietà?

L’avere della cassa pensione può essere utilizzato per il finanziamento di una proprietà abitativa a uso proprio. Se avete meno di 50 anni, potete utilizzare tutto l’avere. Dai 50 anni, occorre prestare attenzione ad alcuni aspetti nell’ambito del finanziamento della propria casa.

Dopo il 50° anno di età, per il finanziamento non avete più diritto a disporre dell’intero avere della cassa pensione.
Potete ritirare o costituire in pegno l’ammontare più elevato tra la prestazione di libero passaggio a cui avreste avuto diritto a 50 anni e la metà dell’attuale avere della cassa pensioni.
Il prelievo anticipato, di regola, deve avvenire al più tardi entro tre anni prima del diritto alle prestazioni di vecchiaia.

Verificate anche la sostenibilità della vostra abitazione di proprietà dopo il pensionamento: spesso in età avanzata il reddito diminuisce. Regola generale: i costi mensili per l’abitazione non dovrebbero superare un terzo del reddito.

A differenza del 2° pilastro, il pilastro 3a può essere utilizzato in qualsiasi momento integralmente per il finanziamento della proprietà abitativa. A partire da 5 anni prima del raggiungimento dell’età di riferimento non sono più possibili prelievi parziali.

Rendita o prelievo di capitale? I pro e i contro

Regola generale: la rendita dell’AVS e della cassa pensione dovrebbe coprire il costo della vita. Potete percepire il residuo come capitale. Prestate attenzione ai seguenti aspetti.

Con una rendita disponete di un reddito mensile sicuro. In caso di decesso di uno dei coniugi, l’altro riceve una rendita per superstiti, che ammonta solitamente al 60% della pensione originaria.

Se optate per la liquidazione in capitale, godrete di maggiore flessibilità. Potete investire il vostro denaro liberamente, ma ciò comporta un certo rischio legato alle fluttuazioni dei rendimenti. Inoltre, in caso di morte, gli averi non utilizzati ricadono interamente nell’asse ereditario, cosa che non avviene con la rendita.

Quando conviene effettuare un riscatto nella cassa pensioni?

Conviene effettuare un riscatto di prestazioni della cassa pensione negli anni che precedono il pensionamento. Più è alto il reddito, infatti, maggiore è il beneficio fiscale in caso di riscatto di prestazioni della cassa pensione. Per molti lavoratori, il reddito aumenta negli anni che precedono il pensionamento. Attenzione: se entro tre anni dal versamento si desidera un’ulteriore liquidazione in capitale, si è tenuti a versare le imposte risparmiate. Inoltre, per tre anni l’importo riscattato non può essere prelevato sotto forma di capitale.

Più a lungo questo importo rimane presso una cassa pensione, minore sarà la rendita. Potete detrarre l’importo del riscatto di prestazioni della cassa pensione dal vostro reddito imponibile.

Poiché il risparmio fiscale, che costituisce una parte sostanziale del rendimento, non cambia nemmeno nel caso di un periodo d’investimento più lungo, il rendimento si riduce in percentuale.

Regola generale: un riscatto nella cassa pensioni è possibile solo in caso di lacuna previdenziale. Controllate il vostro certificato di previdenza per verificare se potete accedere a un riscatto volontario.

A cosa prestare attenzione in caso di prepensionamento?

Il rovescio della medaglia del pensionamento anticipato sono le perdite finanziarie.

Se prelevate anticipatamente la rendita di vecchiaia AVS, dovete fare i conti con riduzioni per tutto il periodo di riscossione: per ogni anno di pensionamento anticipato, la rendita si riduce del 6,8%. Allo stesso tempo, continuate a essere tenuti a versare i contributi AVS fino all’età ordinaria di pensionamento. Per le donne nate tra il 1961 e il 1969 si applicano disposizioni specifiche. In particolare, per queste annate si applicano tassi di riduzione inferiori.

Anche nel 2° pilastro ci sono perdite. Chi va in pensione prima dispone di un capitale di vecchiaia nettamente minore e gli interessi semplici e composti si riducono. Inoltre, in caso di pensionamento anticipato, l’aliquota di conversione è inferiore rispetto a quella applicata in caso di pensionamento ordinario. La regola generale è che per ogni anno di prelievo anticipato il tasso di riduzione della rendita di vecchiaia è pari al 7-8%.

Pertanto, è fondamentale beneficiare al meglio delle offerte previdenziali fiscalmente agevolate. Una possibilità è sfruttare il più possibile i contributi nel pilastro 3a. Per esempio, versando ogni anno l’importo massimo deducibile dalle imposte.