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Due uomini camminano abbracciati sulla spiaggia.

Finalmente in pensione! Dopo decenni di lavoro, la maggior parte della popolazione in Svizzera aspetta con piacere la meritata quiescenza. Le idee e i progetti per questa fase della vita sono tanto diversi quanto le persone stesse – c’è chi ad esempio non desidera trascorrere la vecchiaia nel proprio Paese.

Tuttavia, una cosa è certa: in Svizzera o altrove, una buona copertura finanziaria consente di vivere la terza età senza preoccupazioni, in modo più rilassato e confortevole.

Chi può percepire una rendita all’estero?

Mentre per molte persone la Confederazione è il posto migliore in cui vivere, altre accarezzano il progetto della vecchiaia in un altro Paese. Ma come funziona la percezione della rendita all’estero e che cosa bisogna tenere presente?

In linea di principio, ogni persona che ha vissuto in Svizzera, vi ha intrattenuto un rapporto di lavoro e ha versato i contributi di previdenza per la vecchiaia può ricevere la rendita anche all’estero. Per un corretto svolgimento della procedura è importante informare tempestivamente tutti gli istituti di previdenza e assicurativi in merito al trasferimento.

Corresponsione del 1° pilastro all’estero

Le rendite dell’assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS) all’estero vengono versate dalla cassa di compensazione svizzera a tutte le persone di cittadinanza svizzera. Il bonifico viene effettuato su un conto bancario nel luogo di vostra scelta e di norma nella rispettiva moneta nazionale.

Tuttavia, prima del raggiungimento dell’età di riferimento è necessario che l’AVS sia stata versata per almeno un anno.

Lo stesso vale per le cittadine e i cittadini di un Paese dell’UE che hanno vissuto o lavorato in Svizzera e quindi acquisito un diritto alla rendita AVS. Per loro, come pure per le cittadine e i cittadini di Paesi dell’Associazione europea di libero scambio (AELS), vale quanto segue: la rendita AVS viene versata all’estero analogamente a quanto avviene per le cittadine e i cittadini degli Stati con i quali esiste questa convenzione di sicurezza sociale.

Importante: le prestazioni complementari e gli assegni per grandi invalidi vengono erogati solo a chi ha il domicilio in Svizzera. Questo aspetto è disciplinato dall’Ufficio centrale di compensazione (UCC).

Pagamento del 2° pilastro all’estero

Con il raggiungimento dell’età della pensione, per il 2° pilastro è possibile scegliere il versamento di un importo mensile, il prelevamento in capitale una tantum oppure una combinazione delle due soluzioni. L’età di riferimento ordinaria è di 65 anni, mente il pensionamento anticipato è possibile a partire dal 58° compleanno, a seconda del regolamento.

Affinché la rendita del 2° pilastro sia disponibile all’estero, è consigliabile consultare tempestivamente la rispettiva cassa pensione per chiarire le relative modalità.

Pagamento del 3° pilastro all’estero

Chi ha predisposto privatamente un conto pilastro 3a può fare trasferire l’avere su un conto all’estero. Importante: il conto bancario deve essere gestito sotto il nome dell’avente diritto di prelievo.

Se il capitale del pilastro 3a è vincolato a fondi d’investimento a lungo termine, è consigliabile informarsi preventivamente in merito alle eventuali conseguenze fiscali di una successiva liquidazione nel nuovo Paese di residenza. In determinate circostanze può essere opportuno prelevare l’avere in Svizzera, a condizione che si sia già raggiunto il 60° anno di età.

Gli averi del pilastro 3b possono essere liberamente disponibili in qualsiasi momento, anche prima della pensione.

Come ci si può tutelare contro la perdita di valore dovuta ai rischi di cambio?

Il franco svizzero è tra le valute più solide e stabili del mondo. Negli ultimi due decenni il suo valore è tendenzialmente aumentato rispetto a monete importanti come l’euro, la sterlina britannica e il dollaro statunitense.

È quindi un bene che possiate decidere autonomamente dove fare versare i pagamenti mensili della rendita AVS e della previdenza professionale: su un conto svizzero in franchi svizzeri o su un conto bancario presso il vostro nuovo domicilio all’estero nella rispettiva moneta nazionale. Se il cambio è sfavorevole al franco svizzero, si consiglia di convertire solo l’importo necessario per il sostentamento.

Pianificate per tempo il vostro pensionamento

Quando si pensa alla pensione ci si trova di fronte a decisioni di grande importanza. Possiamo elaborare insieme un piano, in base ai vostri desideri individuali così che nulla sia d’ostacolo a un futuro finanziario rilassato.

Quali sono le ricadute fiscali di un prelievo della rendita all’estero?

Scegliendo il vostro nuovo domicilio sarebbe bene anche consultare il diritto fiscale in vigore. Le questioni fiscali non riguardano solo il pagamento del capitale di previdenza e l’ottimizzazione della strategia d’investimento. A seconda del Paese, occorre tenere conto di altri aspetti rilevanti dal punto di vista della tassazione che possono essere molto diversi da quelli svizzeri. Tra questi rientrano, ad esempio, le aliquote d’imposta differenti o l’imposizione di beni e capitali, come pure il diritto successorio e le imposte di successione.

Se avete già il domicilio all’estero al momento del prelievo, in Svizzera non si applica più l’imposta sulla liquidazione in capitale, bensì l’imposta alla fonte. Qualora sussista una convenzione di doppia imposizione con lo Stato estero, potete richiedere il rimborso di quanto versato nel quadro della dichiarazione ordinaria all’estero.

Prima di decidere se prelevare i fondi previdenziali ancora in Svizzera o già all’estero, dovreste dunque chiarire con consulenti fiscali di entrambi i Paesi che cosa potrebbe essere più vantaggioso per voi.

Qual è l’impatto dell’inflazione sul reddito percepito in forma di rendita?

Il principio secondo cui quanto maggiore è l’inflazione, tanto maggiore è la perdita del potere d’acquisto si applica anche alla previdenza per la vecchiaia. Dei tre pilastri che compongono la rendita – AVS, cassa pensione e previdenza privata – solo la rendita AVS viene adeguata per legge all’inflazione.

Di norma, le rendite ordinarie vengono equiparate ogni due anni dal Consiglio federale svizzero all’andamento dei salari e dei prezzi. Se la rendita AVS viene percepita all’estero, il suo potere d’acquisto dipende anche dal livello di rincaro dello specifico Paese.

Non è così per il 2° pilastro, dove la rendita viene adeguata solo se la cassa pensione lo decide su base volontaria. Negli ultimi anni, tuttavia, solo pochissime istituzioni di previdenza hanno adottato questa misura; quindi, in pratica, se l’inflazione aumenta, il potere d’acquisto di queste rendite diminuisce.

Quali sono gli aspetti da considerare in relazione all’assicurazione malattia all’estero?

La salute è un bene prezioso, soprattutto in vecchiaia. La copertura sanitaria svizzera consiste in un’assicurazione di base obbligatoria e in assicurazioni complementari facoltative.

Per chi si trasferisce in un Paese dell’UE o dell’AELS e percepisce una rendita svizzera, resta l’obbligo all’assicurazione sanitaria in Svizzera. Lo stesso vale per chi emigra in Gran Bretagna e Irlanda del Nord.

Gli accordi speciali in vigore – tra l’altro con Germania, Francia, Italia e Austria – offrono un cosiddetto diritto di opzione che consente di farsi esonerare dall’obbligo di assicurazione in Svizzera.

La decisione è tuttavia irrevocabile e deve essere valutata attentamente. Se continuate ad avere l’assicurazione in Svizzera, potete effettuare qui anche gli interventi elettivi. In alcuni casi, questa può essere una considerazione importante da tenere presente.

Al di fuori dell’UE e dell’AELS, le pensionate e i pensionati con passaporto rossocrociato possono spesso aderire a un’assicurazione sanitaria locale o sottoscrivere una polizza privata nazionale o internazionale.

Quali Paesi sono particolarmente apprezzati dalle svizzere e dagli svizzeri in pensione?

Nel 2023, il 34% di tutte le rendite AVS è stato versato all’estero. Tra le persone beneficiarie molte sono tornate nel loro Paese dopo il pensionamento: solo il 15% delle persone beneficiarie all’estero, infatti, ha cittadinanza svizzera.

Sempre nel 2023, erano circa 813 000 le persone con cittadinanza svizzera che vivevano all’estero, il 23% delle quali ha 65 e più anni. L’emigrazione in pensione può avere diverse ragioni: il desiderio di un clima più piacevole, la preferenza per una determinata cultura, la convivenza sociale, la vicinanza di persone care o della famiglia oppure un tenore di vita migliore.

La destinazione viene scelta sia all’interno dell’UE – in particolare Francia, Germania e Italia – sia oltre oceano, come Stati Uniti o Canada. Non sono poche, tuttavia, le persone in pensione del nostro Paese che si trasferiscono anche più lontano, ad esempio in Thailandia, Argentina e nel continente australiano.

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    South Africa

Conclusioni

Se state pensando di lasciare la Svizzera dopo il pensionamento, dovete considerare molti aspetti: non si tratta solo di scegliere un Paese che vi piace, dove vi sentite a vostro agio o dove vivono persone a voi care o della famiglia. Occorre anche chiarire quando e come ottimizzare il pagamento delle prestazioni dell’AVS e della previdenza professionale e privata.

È necessario tenere conto anche dell’assicurazione malattia e dell’imposizione fiscale all’estero. Ciò vale soprattutto se desiderate trascorrere la vostra pensione in un Paese non europeo.

Cosa c’è da sapere

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