Nuovo lavoro: cosa cambia a livello del mio avere della cassa pensione?
Cambiare lavoro è stimolante: la sfida professionale, le nuove colleghe e i nuovi colleghi, un altro ambiente di lavoro. Leggete cosa tener presente quando si passa a un nuovo istituto di previdenza.
Contenuto:
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- Con il passaggio a un nuovo datore di lavoro cambiate anche la cassa pensione.
- Per il trasferimento dell’avere dovete indicare la nuova cassa pensione alla vostra precedente istituzione di previdenza tramite un apposito modulo.
- Può succedere che, per raggiungere le prestazioni complete della nuova cassa, sia necessario effettuare riscatti.
- Prima di cambiare lavoro, verificate il regolamento della cassa pensione del potenziale nuovo datore di lavoro.
- Alla conclusione
Nel concetto di previdenza svizzera a tre pilastri, la cassa pensione costituisce il 2° pilastro. Come previdenza professionale obbligatoria, insieme al 1° pilastro persegue uno scopo principale: garantire un tenore di vita adeguato dopo il pensionamento. I contributi vengono detratti automaticamente ogni mese dallo stipendio.
Cambiando lavoro, cambiate anche cassa pensione. I vostri versamenti futuri confluiranno nella cassa pensione del nuovo datore di lavoro. Ed è quest’ultimo che effettua la notifica, in quanto responsabile del versamento dei vostri contributi salariali.
Allo stesso modo, fino all’uscita, il vostro vecchio datore di lavoro si occupa dei vostri contributi alla cassa pensione, che cessano quando lasciate ufficialmente l’azienda. Ciò che avete risparmiato, ovvero il cosiddetto avere di libero passaggio, deve essere per legge trasferito al nuovo istituto di previdenza professionale. Tuttavia, ciò non avviene automaticamente, ma richiede anche la vostra collaborazione. Qui di seguito vi indichiamo che cosa fare.
Un nuovo lavoro è accompagnato dall’obbligo di trasferire l’avere di libero passaggio dalla cassa pensione attuale alla nuova, come previsto dalla Legge federale sul libero passaggio nella previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità.
Trasferire l’avere della cassa pensione
In caso di passaggio da un datore di lavoro a un altro, procuratevi innanzitutto il modulo corrispondente presso la cassa pensione che state per lasciare. Qui potete indicare il nome e l’indirizzo del nuovo istituto di previdenza. Il vostro nuovo datore di lavoro comunicherà questi dati alla vecchia cassa pensione che potrà così calcolare la prestazione d’uscita, la cosiddetta prestazione di libero passaggio, e trasferirla di norma entro 30 giorni al nuovo istituto di previdenza.
La nuova cassa pensione registra questo pagamento nel certificato d’assicurazione che vi viene inoltrato periodicamente.
Che cosa succede se non intraprendo alcuna azione?
Se la precedente cassa pensione non viene informata in merito all’istituto a cui trasferire il vostro avere, questo verrà girato di norma su un conto di libero passaggio presso la Fondazione istituto collettore LPP. A seconda della cassa pensione, il trasferimento viene effettuato sull’arco dei successivi 6-24 mesi al più tardi.
Lo stesso procedimento vale per chi non inizia subito un nuovo lavoro e non comunica alla cassa pensione precedente un istituto di libero passaggio al quale trasferire l’avere.
Il cambio della cassa pensione non è una questione particolarmente complessa. Occorre tuttavia tenere conto di alcune particolarità prima e dopo il passaggio al nuovo lavoro o all’attività indipendente.
Qual è l’imposizione fiscale sul pilastro 3a al momento del prelievo?
Quando prelevate il vostro patrimonio dal terzo pilastro, questo viene tassato separatamente dal vostro reddito a un'aliquota ridotta. Scoprite qui l’importo dell'onere fiscale.
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In ogni cambio di lavoro, l’avere deve essere trasferito da una cassa pensione all’altra. Per svolgere questo processo nel modo più agevole possibile, tuttavia, occorre dedicare un po’ di attenzione a questo argomento apparentemente semplice. Inoltre, è un’opportunità per chiarire se nella propria previdenza professionale esistono lacune previdenziali da colmare.
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