19 gennaio 2024: le prospettive di investimento sono state riviste. Per valutazioni aggiornate, contattate il vostro consulente. 

Un aggiornamento di queste prospettive (disponibile in inglese) è stato pubblicato l'8 gennaio 2024. Potete trovarlo qui

Acquistare titoli di qualità
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Ci aspettiamo ritorni complessivamente positivi per i mercati sia azionari che obbliga-zionari l’anno prossimo, ma consigliamo di puntare sulla qualità all’interno di ciascuna asset class. Le obbligazioni di qualità offrono rendimenti interessanti e potenziale di apprezzamento del capitale se le aspettative sui tassi dovessero diminuire, come pre-vediamo. Le azioni di società di qualità con bilanci solidi e un’elevata redditività, com-prese quelle del settore tecnologico, appaiono in grado di generare utili in un contesto di rallentamento della crescita.

Le prospettive dei mercati obbligazionari

Il reddito fisso ha messo a segno un forte rialzo a fine 2023: a novembre le obbligazioni globali (Bloomberg Global Aggregate) hanno registrato la miglior performance mensile dal 2008 e quelle statunitensi (Bloomberg US Aggregate) dal 1985. Ma nonostante i rendimenti robusti degli ultimi tempi, crediamo che le obbligazioni di qualità possano continuare a salire nel 2024, a fronte del calo dell’inflazione, della decelerazione della crescita e dell’avvio dell’allentamento monetario della Federal Reserve (Fed). In vista di un probabile rallentamento del rally obbligazionario, continuiamo a preferire i titoli di Stato, che in un contesto d’incertezza potrebbero attrarre periodicamente flussi impiegati in beni rifugio.

Obbligazioni di qualità. Le obbligazioni di alta qualità, in particolare quelle con rating elevato (governative) e investment grade, restano tra le nostre posizioni preferite. I rendimenti sono diminuiti a seguito del recente rialzo, ma le prospettive di performance rimangono positive in diversi scenari e in particolare nel caso di un rallentamento della crescita più marcato del previsto.

Preferiamo i titoli con duration compresa tra 1 e 10 anni e in particolare quelli a 5 anni. La parte centrale della curva ci sembra offrire una buona combinazione di rendimenti più alti e maggiore stabilità rispetto alle scadenze più lunghe, abbinata a una certa sensibilità al calo delle aspettative sui tassi d’interesse. Siamo leggermente più cauti nei confronti delle obbligazioni a più lungo ter-mine perché sono più esposte ai fattori tecnici, tra cui l’elevato ritmo delle nuove emissioni di Treasury.

Vediamo opportunità mirate nelle aree più rischiose del credito, come l’high yield e i mercati emergenti. Tuttavia, l’inasprimento dei criteri di concessione dei prestiti, l’aumento dei costi di rifi-nanziamento e il rallentamento della crescita economica potrebbero spingere al rialzo il rischio di default. Anche i premi per il rischio di liquidità potrebbero salire a fronte della riduzione dell’offerta di moneta globale. Pertanto, gli spread delle obbligazioni high yield ci sembrano più esposti a un ampliamento
rispetto ai titoli investment grade o con alto rating.

Le prospettive dei mercati azionari

Per l’anno prossimo ci aspettiamo un moderato rialzo degli indici azionari globali, a fronte della crescita degli utili e del calo dei tassi d’interesse e dei rendimenti obbligazionari. Nel nostro scena-rio di riferimento l’S&P 500 si attesterà a 4700 punti a dicembre 2024.

Ci aspettiamo anche un aumento del 9% degli utili per azione delle società dell’S&P 500 l’anno prossimo, dopo l’andamento invariato di quest’anno. La riduzione delle scorte, gli effetti base di carattere straordinario nel settore della sanità e i contributi agli utili da parte del settore tecnologico e di altre aziende di qualità dovrebbero compensare l’impatto negativo di fattori ciclici come il ral-lentamento dell’economia statunitense. Ci aspettiamo una crescita del 3% per le società europee e del 16% per quelle dei mercati emergenti.

Nell’attuale contesto, puntare sulle azioni di alta qualità
Performance delle società con alto RoIC (primo terzile del Russell 1000) e basso RoIC (ultimo terzile) a confronto, senza preferenze settoriali, ribasata a 100

Nell’attuale contesto, puntare sulle azioni di alta qualità Performance delle società con alto RoIC (primo terzile del Russell 1000) e basso RoIC (ultimo terzile) a confronto, senza preferenze settoriali, ribasata a 100

Inoltre, il calo dei tassi d’interesse e dei rendimenti obbligazionari dovrebbe dare sostegno alle azioni, in assenza di una pesante contrazione economica. Nel 2023 il premio al rischio azionario si è deteriorato a fronte dell’aumento dei rendimenti obbligazionari, riducendo progressivamente l’attrattiva delle azioni rispetto alle obbligazioni. Ci aspettiamo che questa dinamica si inverta nel 2024.

Ovviamente le incognite che gravano sulle prospettive macroeconomiche e geopolitiche globali rendono più incerte le nostre stime di utile. Il rapporto prezzo/utili (P/E) prospettici a 12 mesi dell’MSCI All Country World (ACWI), pari a 16x, supera di circa il 10% la sua media a 15 anni (al 6 dicembre). Rimaniamo quindi neutrali sul complesso azionario, nell’attesa che sorgano opportunità per modificare la nostra esposizione al comparto.

A livello geografico puntiamo sui mercati azionari emergenti, mentre le azioni del Regno Unito sono quelle meno preferite.

Azioni di qualità. Le aziende di qualità si attestano tra le nostre posizioni a più alta convinzione sul mercato azionario. Le azioni di società con un elevato rendimento del capitale investito, margini operativi resilienti e una leva finanziaria relativamente contenuta dovrebbero essere in grado di continuare a generare utili in un contesto di rallentamento della crescita.

Un indice rappresentativo di questo segmento, l’MSCI ACWI Quality, storicamente ha battuto l’MSCI ACWI di 1 punto percentuale (pp) nei periodi di 6 mesi in cui la crescita è rallentata ma è rimasta positiva in base all’indagine GDPNow della Fed di Atlanta, esattamente lo scenario che prevediamo per l’anno prossimo.

Inoltre, storicamente le azioni di qualità tendono a sovraperformare nelle fasi finali del ciclo eco-nomico, compresi i periodi di contrazione economica, e dovrebbero quindi apportare protezione al portafoglio se la crescita rallentasse più del previsto. L’orientamento alla qualità va di pari passo con la nostra preferenza per le società tecnologiche statunitensi, che dovrebbero essere favorite in modo particolare dalla domanda di hardware e software legata all’intelligenza artificiale.

In genere le azioni di qualità hanno valutazioni più alte rispetto all’indice generale, ma crediamo che nel 2024 varrà la pena pagare di più per investire in titoli di qualità. Consigliamo di puntare su aziende di qualità nel settore tecnologico statunitense, titoli «quality income» stabili e azioni cicli-che di alta qualità in Europa, e azioni selezionate in Asia.

Focus sulla sostenibilità nei mercati azionari e obbligazionari

È possibile allineare gli investimenti in azioni e obbligazioni ai propri obiettivi di sostenibilità.

Le obbligazioni delle banche multilaterali di sviluppo (MDB), che raccolgono capitali da destinare a progetti di sviluppo con obiettivi ambientali e sociali, hanno un rating AAA e offrono rendimenti leggermente superiori ai titoli di Stato di riferimento.

Le obbligazioni sostenibili (verdi, sociali, di sostenibilità e legate alla sostenibilità) presentano ren-dimenti in linea con quelli delle obbligazioni tradizionali identiche in ogni altro aspetto e trasmet-tono informazioni trasparenti sui progetti finanziati con i loro proventi.

Le strategie basate su azioni e obbligazioni di società leader in ambito ESG investono in aziende con punteggi elevati per i fattori ambientali, sociali e di governance. Secondo alcune ricerche em-piriche, le società con i migliori risultati sul fronte della gestione della sostenibilità tendono anche a registrare robuste performance finanziarie. Inoltre, i portafogli di aziende leader in ambito ESG hanno un’alta correlazione con i fattori di qualità e in genere presentano valutazioni azionarie e obbligazionarie più elevate.


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Gli scenari, le domande principali e le previsioni del CIO per il 2024, con la rassegna del 2023.

Capitolo 2 Il prossimo decennio

Le cinque «d», gli scenari e le domande principali per il futuro, con le nostre previsioni per le asset class.

Capitolo 4 Ripristinare l’equilibrio

Come proteggere e far crescere il patrimonio l’anno che verrà e il prossimo decennio.

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Questo rapporto è stato redatto da UBS AG, UBS AG London Branch, UBS Switzerland AG, UBS Financial Services Inc. (UBS FS), UBS AG Singapore Branch, UBS AG Hong Kong Branch e UBS SuMi TRUST Wealth Management Co., Ltd