La previdenza è un tema che continua a fare notizia. Eppure sono in molti a rimandarla. Si sentono sopraffatti dalla complessità della materia. A questo proposito, dare una risposta alle domande più importanti è relativamente semplice.

Le rendite del 1° e del 2° pilastro non sono sufficienti per me?

Dipende dal vostro tenore di vita in pensione. Sta di fatto che le rendite AVS e della cassa pensioni solitamente costituiscono insieme circa soltanto il 60-70% del precedente reddito da lavoro. Vi basta?

Se la risposta è no, dovreste iniziare a colmare questo calo di reddito, per esempio effettuando dei riscatti volontari nella vostra cassa pensioni e dei versamenti nel pilastro 3a (nel 2024 massimo 7056 franchi per persone con cassa pensioni). Questi importi sono deducibili dal reddito imponibile. Il risparmio fiscale, a questo proposito, può essere ottimizzato distribuendo su diversi anni i riscatti nella cassa pensioni.

Ma attenzione: per i tre anni successivi a un riscatto nella cassa pensioni, questo denaro non può essere prelevato sotto forma di capitale. Se è giunto il momento del pensionamento, la rendita AVS non sarà erogata automaticamente. Occorre presentare richiesta presso la vostra cassa di compensazione dai tre ai quattro mesi prima dell’inizio della pensione.

Il ritiro del capitale della cassa pensioni deve essere notificato, a seconda della cassa, anche fino a tre anni prima. A questo proposito è importante la tempistica, soprattutto per le coppie sposate: meglio percepire il credito dal 2° pilastro e dal pilastro 3a su diversi anni per interrompere la progressione fiscale.

Mi posso permettere di andare in pensione anticipatamente?

È questione di pianificazione. Chi preleva anticipatamente la rendita di vecchiaia AVS deve fare i conti con riduzioni per tutto il periodo. Allo stesso tempo permane l’obbligo di versare i contributi AVS fino all’età ordinaria di pensionamento.

Con il 2° pilastro, chi va in pensione prima dispone di un capitale di vecchiaia nettamente minore, perché versa per meno anni nella cassa pensioni e gli interessi semplici e composti riducono la rendita. Inoltre, in caso di pensionamento anticipato, l’aliquota di conversione è inferiore rispetto al pensionamento ordinario. Se si decide di andare in pensione anticipatamente, si deve quindi fare i conti con un calo del reddito e un taglio di diverse migliaia di franchi della propria rendita della cassa pensioni.

Tale calo del reddito può ad esempio essere compensato parzialmente o completamente con versamenti nella propria cassa pensioni e nel pilastro 3a – con interessanti agevolazioni fiscali in entrambi i casi. Per evitare spiacevoli sorprese è consigliabile procedere a una pianificazione pensionistica dettagliata.

In caso di pensionamento, devo farmi versare l’avere della cassa pensioni, percepire una rendita oppure optare per una soluzione mista?

Vantaggi e svantaggi delle possibilità vanno ponderati attentamente. Chi sceglie il capitale, infatti, poi non può passare alla rendita – e viceversa.

La situazione familiare, finanziaria e di salute determina la variante più adatta. Generalmente la rendita garantisce maggiore sicurezza: si sa quale importo viene percepito fino alla fine dei propri giorni.

Fondamentalmente, la liquidazione in capitale offre una maggiore flessibilità. È possibile scegliere autonomamente come investire il denaro e quando spenderlo.

Ci sono inoltre delle differenze tra rendita e liquidazione in capitale in termini di prestazioni per i superstiti e tassazione. Le rendite delle casse pensioni vengono tassate come introiti. E in caso di decesso del beneficiario della rendita, il coniuge superstite riceve di solito solamente il 60% della rendita originaria.

Meglio informarsi per tempo sulle possibilità di riscossione presso la propria cassa pensioni. Secondo la legge si ha diritto a liquidare in capitale almeno un quarto del credito LPP. Presso tanti istituti di previdenza è possibile anche liquidare una parte della previdenza per la vecchiaia come rendita e una in capitale.

Rendita o capitale?

 

 

Percepimento di una rendita

Percepimento di una rendita

Liquidazione in capitale

Liquidazione in capitale

 

Sicurezza

Percepimento di una rendita

sicuri per tutta la vita

Liquidazione in capitale

oscilla a seconda della strategia d’investimento

 

Ammontare del reddito

Percepimento di una rendita

pari all’aliquota di conversione

Liquidazione in capitale

dipende dalla strategia d’investimento, dall’erosione della sostanza e dall’andamento del mercato

 

Garanzie per i superstiti

Percepimento di una rendita

  • 60% rendita vedovile
  • nessuna prestazione obbligatoria alla/al convivente
  • il capitale non consumato spetta alla cassa pensioni

Liquidazione in capitale

il capitale non consumato passa agli eredi; la successione può essere definita nel testamento

 

Tasse

Percepimento di una rendita

Le rendite vengono tassate al 100 % come reddito

Liquidazione in capitale

In caso di versamento, il capitale viene tassato a una tariffa ridotta, in seguito costituisce parte integrante del patrimonio. Gli utili di capitale sono esentasse; solo i redditi della sostanza come dividendi o cedole sono soggetti a imposta sul reddito