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Cosa devono sapere le coppie in concubinato
Il concubinato non è disciplinato dalla legge. Leggete perché le coppie non sposate dovrebbero concludere un contratto di concubinato e altri accordi scritti.
Contenuto:
Per le coppie, il concubinato può non differire molto da un rapporto di unione domestica registrata o di matrimonio. Dal punto di vista legale, tuttavia, esistono differenze sostanziali. Per evitare conseguenze negative, le coppie non sposate dovrebbero prendere provvedimenti e regolamentare alcuni punti. Vi mostriamo quali sono quelli più importanti.
«Concubinato» non è un termine legale e non è un concetto definito chiaramente. Designa una coppia che convive senza aver contratto un matrimonio o un’unione domestica registrata. Entrambe le parti formano una comunità di vita e di residenza di tipo familiare. Ciò significa che vivono nella stessa economia domestica e si sostengono a vicenda, ma senza atto di matrimonio o di unione domestica. Il concubinato è una forma di convivenza molto diffusa.
Differenze tra concubinato, unione domestica registrata e matrimonio per tutti?
Il concubinato non è specificamente disciplinato dalla legge. Si tratta di una grande differenza rispetto alle altre due forme di convivenza, il matrimonio e l’unione domestica registrata. In linea di principio, i regolamenti per le coppie sposate e i partner in un’unione domestica registrata non si applicano alle coppie in concubinato.
Le conseguenze si manifestano in molti ambiti della vita, dalla dichiarazione fiscale alle normative sulle adozioni fino all’eredità.
In linea di principio, le coppie in concubinato possono sfruttare i margini di libertà legali come un’opportunità di organizzazione autonoma. Potete quindi voi stessi trovare le disposizioni che si adattano alle vostre esigenze individuali.
Il fatto che le coppie in concubinato siano ancora considerate persone fisiche singole dal punto di vista giuridico offre loro alcuni vantaggi. In termini fiscali, ad esempio, la presentazione di due dichiarazioni fiscali individuali invece di una comune comporta regolarmente un vantaggio in termini di progressione. Le imposte sul reddito e sul patrimonio sono spesso inferiori.
Le coppie in concubinato beneficiano di un certo vantaggio rispetto alle coppie sposate anche per quanto riguarda le rendite AVS. Le prime percepiscono due rendite singole, mentre le seconde possono percepire al massimo il 150% di una rendita singola con la rendita della coppia sposata. La differenza rispetto alla rendita della coppia sposata può essere al massimo del 33% in più per le coppie in concubinato.
Tuttavia, il concubinato comporta anche rischi. A differenza di un matrimonio o di un’unione domestica registrata, i e le partner di un concubinato hanno una protezione legale scarsa. Non esiste alcun obbligo legale reciproco di assistenza, fedeltà o mantenimento. Il concubinato inoltre non ha alcuna influenza sui rapporti di proprietà o sui debiti.
Non c’è peraltro nessuna sicurezza finanziaria in caso di decesso attraverso le quote successorie e la rendita vedovile. Verso l’esterno, non esiste nemmeno un sostanziale potere di rappresentanza, anche se il o la partner è incapace di discernimento.
In linea di principio, i figli di genitori sposati e quelli di genitori non sposati sono trattati allo stesso modo. Tuttavia, ci sono differenze in alcuni ambiti. Per esempio, la paternità legalmente valida in una coppia in concubinato richiede una dichiarazione del partner o una decisione del tribunale, a differenza del matrimonio. Ne conseguono svantaggi legali rispetto alle coppie sposate, ad esempio in merito al diritto di adozione.
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Cosa deve essere regolamentato nel concubinato?
Proprio perché non esistono disposizioni giuridiche per molti aspetti del concubinato, le coppie dovrebbero sfruttare questo margine di libertà per disciplinare il proprio concubinato in un contratto di concubinato. Ad esempio, il contributo di mantenimento, la divisione delle spese comuni per l’economia domestica, i contributi al conto comune e la divisione delle responsabilità possono essere concordati contrattualmente o è possibile conferite procure. Inoltre, dovrete occuparvi anche del mandato precauzionale, dei testamenti, di un contratto di successione e del regolamento di beneficiari e beneficiarie della cassa pensione o dell’istituto di libero passaggio. Questi ultimi prevedono, ad esempio, prestazioni legali per le coppie in concubinato.
Ricordate di verificare regolarmente questi documenti e queste dichiarazioni e, se necessario, di modificarli.
Il fatto di avere un’economia domestica comune invece di due individuali offre spesso alle coppie in concubinato la possibilità di risparmiare sull’assicurazione. Unite le assicurazioni per il mobilio domestico, la protezione giuridica e la responsabilità civile invece di mantenere contratti individuali.
Soprattutto quando dal concubinato sono nati figli e/o figlie o quando questi e/o queste vivono nell’economia domestica, può valere la pena prendere in considerazione protezioni, ad esempio in caso di decesso.
Se una coppia in concubinato accende un’ipoteca insieme, entrambi sono responsabili solidalmente del debito e degli interessi. Un contratto scritto è utile non solo come precauzione in caso di separazione per prevenire i conflitti. Acquistando in comproprietà, decidete chi detiene quale quota della proprietà, quanto capitale proprio apporta ciascuno e quanto contribuisce ai costi di investimento e di manutenzione. Conservate i giustificativi a lungo termine. Se non è documentato nulla, si applicano le quote iscritte nel registro fondiario.
Chi subentra in un appartamento o in una casa dopo una separazione è generalmente obbligato a risarcire l’ex partner. Se non è possibile, di solito non c’è altra alternativa che mettere in vendita l’immobile.
L’AVS non versa una rendita vedovile al o alla partner in concubinato superstite.
Non esistono disposizioni legali che disciplinano le prestazioni per i superstiti delle casse pensione. I regolamenti delle casse pensione sono determinanti: le casse pensione spesso versano una rendita ai superstiti dei figli e/o delle figlie comuni. Se non ci sono figli e/o figlie, devono essere soddisfatte alcune condizioni. Una disposizione corrispondente può essere spesso simile a questa: dovete vivere insieme da almeno cinque anni o essere finanziariamente dipendenti dal vostro o dalla vostra partner. Verificate con la vostra cassa pensione quali condizioni devono essere soddisfatte per ottenere una prestazione in caso di decesso. Inoltre, potrebbe essere necessaria una comunicazione scritta sotto forma di dichiarazione di status di persona beneficiaria alla cassa.
Anche la previdenza libera è importante, ad esempio attraverso i versamenti nel pilastro 3a (conto di previdenza UBS / deposito di previdenza UBS). Offrono agevolazioni fiscali e servono a garantire una sicurezza a lungo termine, anche per il o la partner e i figli e/o le figlie. Tuttavia, i fondi del pilastro 3a rimangono generalmente bloccati fino al pensionamento. Con il pilastro 3a, è necessario designare anche il o la partner come persona beneficiaria della prestazione in caso di decesso. Spesso la notifica deve essere effettuata prima del decesso.
Oltre al 2° e al 3° pilastro, è consigliabile anche creare una base finanziaria comune. Ad esempio, creare un piano di risparmio per l’acquisto di beni a lungo termine.
Se una delle due parti della coppia in concubinato diventa incapace al guadagno, la prestazione dell’assicurazione di invalidità va direttamente alla persona incapace al guadagno. A tal fine si raccomanda una rendita di incapacità al guadagno. L’incapacità al guadagno a seguito di un infortunio è relativamente ben coperta dall’assicurazione contro gli infortuni (LAINF).
In una coppia in concubinato, dovreste discutere di come gestire la situazione se uno o una dei due diventa incapace di discernimento. In questo caso il mandato precauzionale offre un rimedio e permette al o alla partner di agire come rappresentante se necessario. Si consiglia anche di redigere direttive, in cui stabilite le vostre posizioni sulle questioni relative alle cure mediche nel caso in cui siate incapaci di discernimento.
I vostri desideri possono cambiare nel tempo. Verificate regolarmente questi documenti e modificateli di conseguenza.
Inizialmente, in una coppia in concubinato, l’affidamento dei figli e/o delle figlie è assegnato automaticamente alla madre. Per includere anche il padre, quest’ultimo deve riconoscere la paternità all’ufficio dello stato civile e firmare una dichiarazione congiunta per l’autorità parentale.
I genitori non sposati di solito concludono un contratto di mantenimento dopo la nascita, che disciplina il mantenimento, l’affidamento e il diritto di visita. Deve essere sottoposto all’APMA, che prende come parametro di riferimento il benessere del figlio e/o della figlia. Se i genitori non sposati non si accordano sull’affidamento, sulla partecipazione alla cura del figlio e/o della figlia e su ulteriori disposizioni per il figlio e/o la figlia anche dopo la separazione, è l’AMPA a decidere in merito.
Durante il congedo parentale, il o la partner che è incaricato/a della cura nella coppia in concubinato esercita un’attività lucrativa in percentuale minore o non la esercita e di conseguenza versa meno contributi all’AVS. A differenza delle coppie sposate, ogni partner è responsabile di evitare le lacune. Uno svantaggio che può essere minimizzato attraverso la previdenza individuale.
Il o la partner in concubinato non ha alcun diritto successorio per legge. Tuttavia, potete nominare il vostro partner o la vostra partner per la parte successoria libera nel vostro testamento. L’entità di quest’ultima dipende dalla percentuale di eredi che ricevono almeno le porzioni legittime. La porzione legittima corrisponde a una quota-parte della parte successoria legale. Se il testamento la riduce, gli eredi e le eredi interessati possono adire le vie legali.
Al di là di queste porzioni legittime, potete lasciare in eredità le vostre parti patrimoniali secondo le vostre volontà. Per poter essere persone beneficiarie del o della partner in concubinato è necessario un testamento o un contratto di successione. In alcuni cantoni possono essere applicate imposte di successione elevate.
Se non c’è un testamento, l’eredità viene divisa in base alla parte successoria prevista dalla legge. Se non ci sono eredi, di solito l’eredità va allo Stato.
Per integrare il contratto di concubinato sono utili i testamenti in cui le parti si favoriscono reciprocamente. Assicuratevi di rispettare i requisiti formali, altrimenti il testamento sarà nullo. Per esempio: il testamento congiunto non è ammesso. In una coppia in concubinato ogni partner deve scrivere il proprio testamento.
Un contratto di successione in cui gli e le eredi protetti dalla porzione legittima rinunciano ad alcuni o a tutti i loro diritti a favore del o della partner in concubinato crea un’ulteriore sicurezza. Anche in questo caso è necessario rispettare i requisiti formali. È utile verificare regolarmente tutte queste dichiarazioni e modificarle se necessario.
Se la rendita del 1° e 2° pilastro non basta per mantenere il tenore di vita desiderato, dovete risparmiare ulteriormente. Scoprite qui quanto.
Il contratto di concubinato
È meglio disciplinare le questioni finanziarie più importanti in un contratto di concubinato. In questo modo è possibile concludere accordi individuali. Nel contratto di concubinato, ad esempio, viene specificato chi contribuisce e in che misura alle spese correnti.
Dovreste anche includere accordi in caso di separazione: ad esempio cosa succederà ai beni acquistati in comune o all’appartamento in caso di separazione inaspettata. È particolarmente importante concordare chi si assumerà la responsabilità e i costi per i figli e/o le figlie.
Cosa succede quando il concubinato viene sciolto?
La separazione nel concubinato non richiede alcuna formalità. Non esiste alcuna protezione legale per le due parti. Se è stato concluso un accordo di concubinato che disciplina la separazione, si applicano le relative disposizioni, purché siano legalmente valide. Se non è stato concluso alcun contratto di questo tipo, l’ex coppia può stabilire i dettagli della separazione a posteriori in un accordo di scioglimento e, di conseguenza, tutelarsi legalmente.
Da notare che gli impegni contrattuali comuni continuano nonostante la separazione. Ad esempio, un appartamento affittato congiuntamente può essere disdetto solo congiuntamente. Se un o una partner si trasferisce, la responsabilità congiunta per l’affitto resta invariata.
Se gli o le ex partner non riescono a trovare un accordo per una divisione amichevole dei beni, del mobilio domestico o delle spese correnti, l’unica opzione è rivolgersi a un tribunale. Un’azione legale di questo tipo comporta uno spreco di tempo, denaro ed energie. È quindi consigliabile cercare in anticipo una soluzione extragiudiziale.
In caso di separazione, dovete tenere presente che non vi siano pretese legali di mantenimento o di altro tipo tra le parti.
La vita in concubinato è facile da organizzare quando si crea un’economia domestica comune. Per garantire che anche il proseguimento del rapporto funzioni bene, le coppie in concubinato dovrebbero stabilire le proprie regole. Il contratto di concubinato, il contratto di successione e il testamento servono a proteggersi a vicenda. Gli accordi previsionali sono importanti anche per evitare inutili conflitti o il ricorso al tribunale in caso di separazione.
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