Vero o falso?

Nel nuovo sondaggio rappresentativo «Monitor previdenza UBS 2017», condotto in collaborazione con gfs-zürich, sono state intervistate per la prima volta 1200 persone sul tema del pilastro 3a. I risultati mostrano che molti svizzeri conoscono il conto pilastro 3a, ma solo il 56% ne possiede uno. Inoltre, le aspettative finanziarie riguardo al sistema di previdenza svizzero sono molto elevate. Il 53% degli intervistati si aspetta, infatti, che le entrate dopo il pensionamento ammontino a oltre il 70% dell’ultimo reddito da attività lavorativa percepito. L’effettivo valore indicativo è tuttavia minore e varia tra il 60 e il 70%.

Gli averi del pilastro 3a sono soggetti a imposta?

Solo il 35% dei partecipanti al sondaggio è informato sul fatto che l’importo risparmiato del pilastro 3a non va dichiarato come patrimonio nella dichiarazione di imposta e che è esente dall’imposta sul patrimonio fino al pagamento. Al contrario, l’83% è al corrente in merito alla detrazione dal reddito imponibile dei contributi nel pilastro 3a . Chi prosegue l’attività professionale anche dopo l’età di pensionamento ordinaria può continuare a effettuare versamenti nel pilastro 3a e detrarre il relativo importo dal reddito imponibile. La metà degli intervistati ha risposto correttamente alle domande.

Possibilità di prelievo dei fondi del pilastro 3a

Alcune lacune sono emerse anche a proposito delle possibilità di prelievo anticipato dei fondi del pilastro 3a. Il 32% degli intervistati non ha risposto correttamente alla domanda sulla possibilità di prelevare l’avere del pilastro 3a per determinati scopi prima del pensionamento. Il 17% crede erroneamente che sia possibile un prelievo anticipato per finanziare la formazione dei figli.