La pianificazione della previdenza per la vecchiaia dovrebbe iniziare già a 50 anni. Annotate le principali voci di entrata e uscita attuali e mettetele a confronto con le vostre possibilità e aspirazioni dopo il pensionamento. Nella pianificazione delle risorse ricordate di annotare tra i ricavi, oltre al 1° e 2° pilastro, anche altre entrate come proventi da titoli o locazioni. In sede di pianificazione delle risorse, gran parte dei futuri pensionati si rende conto che il proprio reddito, con il pensionamento, diminuirà molto più rispetto alle spese di sostentamento. Anche le imposte diminuiscono meno di quanto sperato.

Come calcolare le lacune di reddito

Esistono opportunità di risparmio che vi permettono di mettere da parte l’importo necessario anche iniziando a 50 anni:

  • riscatti volontari nella cassa pensioni;
  • il pilastro 3a fiscalmente agevolato;
  • il proseguimento dell’attività lavorativa, che vi permette di versare contributi nel pilastro 3a fino a cinque anni dopo il raggiungimento dell’età di pensionamento ufficiale;
  • disporre di più conti/depositi del pilastro 3a, il che è conveniente perché potrete prelevare da essi in periodi fiscali diversi e risparmiare, così, sulle imposte (minore progressione fiscale).

Importante: tenete conto anche della pianificazione tempestiva dell’ammortamento di eventuali ipoteche sulla vostra abitazione di proprietà.