La mia caccia al momento giusto è iniziata presto. Appena nato, i miei genitori mi fecero capire una cosa: «Avresti dovuto arrivare prima.» Lo stesso è successo anche a scuola. Ancora oggi mi manca una lezione di preziosa cultura generale: l’insegnante mi ha escluso dalla lezione per la mia «mancanza di puntualità». Poi mi sono perso promettenti incontri galanti per aver sbagliato orario…

Ma in nessun altro luogo il momento sbagliato mi è costato così caro come in borsa. Mi sono sempre rigorosamente attenuto al consiglio di Warren Buffett, investitore cult statunitense: «Acquista a buon mercato, non vendere mai!» Grazie ad alcuni indicatori pensavo di riconoscere se un’azione è «a buon mercato» – per esempio in caso di basso rapporto prezzo-utile o elevato tasso di rendimento azionario. A lungo il «tempismo» sembrava efficace. Finché il caso Petroplus mi ha scosso. Nel 2006 la raffineria è stata quotata nella borsa svizzera. Il corso di emissione delle azioni era di 63 franchi. Appena sei anni dopo la ditta è fallita per insolvibilità.

Il resto è storia e la lezione mi è costata cara. Ho imparato che a volte i corsi azionari possono crollare più rapidamente di quanto si possa agire. E che il momento «giusto» per investire si riconosce soltanto dopo. Chi poteva prevedere che il 15 gennaio 2015 la Banca nazionale avrebbe revocato il corso minimo dell’euro? In un unico giorno il nostro mercato azionario è crollato di quasi il 9 %. Le ditte svizzere hanno perso miliardi di franchi in termini di valore di borsa. Sbagliarsi anche solamente di poche ore può quindi costare caro.

 7,6 % di rendimento annuo

Ma c’è ancora speranza. Numerosi studi dimostrano che per il successo negli investimenti conta di più per quanto tempo si investe piuttosto che quando. Negli ultimi 90 anni le azioni svizzere hanno registrato un rendimento annuo reale medio del 7,6 %. Una buona parte di tale rendimento, tuttavia, sfugge agli investitori perché acquistano o vendono titoli al momento sbagliato. Per essere chiari: «Cambiare troppo spesso è rischioso.»

Per non capitare nel posto sbagliato al momento sbagliato, almeno in borsa, ho deciso di farmi un bello scherzetto. Per questo motivo ora un conto Fondi UBS provvede a investire per me, ogni mese, lo stesso importo di 200 franchi. Se le quotazioni oscillano verso l’alto, il denaro è sufficiente per pochi titoli. Se le quotazioni crollano, ne acquisto di più. L’automatismo porta a un comportamento d’acquisto anticiclico e a un prezzo d’acquisto ottimizzato. E risparmio del tempo che posso usare diversamente – ad esempio per recuperare l’ora di cultura generale che ho perso.

Strategia efficace

Chi vuole investire con successo ha bisogno di tempo e di una strategia da mettere in pratica con coerenza. Con i fondi strategici di UBS se ne occupano i professionisti. Investono in modo ampiamente diversificato in titoli, senza incorrere in rischi indesiderati. Tramite il conto Fondi UBS versare regolarmente in un fondo strategico è pratico e comodo. Ne risulta un investimento di base che dà prova di sé in quasi tutte le situazioni di mercato.